Snam – Entra nel business dell’efficienza energetica, rilevando l’82% di TEP

Nel tardo pomeriggio di venerdì il colosso di San Donato ha comunicato di aver raggiunto un accordo per acquisire l’82% del capitale, di TEP Energy Solution, una delle principali società italiane attive nel settore dell’efficienza energetica, come Energy service company (Esco).

L’intesa è avvenuta sulla base di un Enterprise value riferito al 100% di TEP pari a 21 milioni di euro, prevedendo un aggiustamento del prezzo in base ai risultati dei prossimi tre esercizi e, inoltre, put e call options esercitabili entro il 2020.

È la prima volta che Snam investe nel settore dell’efficienza energetica. L’iniziativa rientra nei piani strategici dell’azienda volti a favorire la decarbonizzazione e un migliore utilizzo dell’energia nei territori in cui opera. L’obiettivo di Snam è accelerare il processo di crescita di TEP, agevolando il trasferimento di competenze e tecnologie di efficienza energetica dalla grande industria alle piccole e medie aziende e agli enti locali.

TEP, con le sue sedi di Roma, Milano e Udine, è tra le prime Esco industriali indipendenti italiane, con oltre 200 clienti tra primarie aziende nazionali e multinazionali, 950mila titoli di efficienza energetica e un Ebitda 2017 di circa 6 milioni. La missione di TEP è rendere più competitivi i propri clienti attraverso la diminuzione della spesa energetica grazie all’ottimizzazione delle quantità utilizzate.

TEP, che non si occupa né si occuperà di produzione e vendita di energia elettrica e gas, interviene sia per valorizzare gli investimenti dei clienti tramite la produzione di titoli di efficienza energetica, sia proponendosi come investitore per la realizzazione di interventi di efficienza energetica. La finalizzazione dell’acquisizione è prevista entro settembre 2018 ed è subordinata all’ottenimento del via libera da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

COMMENTO

L’acquisizione è di piccola entità per Snam, ma è importante da un punto di vista strategico in quanto consente l’ingresso in un settore ad alto potenziale di crescita. Inoltre, l’operazione è stata fatta a un multiplo EV/Ebitda di 3,5x che non può essere considerato elevato (12,2x per Snam sulla base delle stime 2017).