Il gruppo ha archiviato il periodo settembre-dicembre con ricavi in crescita del 6% a 416 milioni, grazie alle performance positive in Europa e Asia che hanno più che compensato la flessione nelle Americhe, penalizzate da un effetto cambi negativo. In calo i margini operativi, che hanno scontato un incremento del costo dell’acciaio, con Ebitda ed Ebit diminuiti rispettivamente del 9% a 35 milioni e del 3,8% a 15 milioni. Il trimestre si è comunque chiuso con una riduzione della perdita netta, passato da 6,5 a 1,4 milioni.
Sogefi ha chiuso il quarto trimestre 2017 con ricavi in aumento del 6% a 416 milioni (+9,4% a parità di cambi), in linea con l’andamento mostrato nei primi nove mesi dell’esercizio ed evidenziando una crescita superiore a quella del mercato di riferimento (+0,4%).
A livello di aree geografiche, l’Europa ha segnato un +9,1% a 258,2 milioni (+9,3% a parità di cambi) e l’Asia un +10,3% a 43 milioni (+15,9% a parità di cambi), mentre le Americhe hanno sofferto un effetto cambi negativo con il Nord America in calo dell’1,4% a 71,8 milioni (+5,2% a parità di cambi) e il Sud America del 4,1% a 45,5 milioni (+8,9% a parità di cambi).
Per quanto riguarda le singole business unit, la divisione Aria e Raffreddamento ha segnato un +3,8% a 124,9 milioni, le Filtrazioni un +2,3% a 135,1 milioni e le Sospensioni un +11,2% a 156,9 milioni.
Lo sviluppo del fatturato è stato più che assorbito dall’incremento del costo delle materie prime (in particolare dell’acciaio), che ha pesato sulla marginalità nel trimestre. L’Ebitda è diminuito del 9% a 34,8 milioni, con un’incidenza sui ricavi all’8,4% (-140 basis points), mentre l’Ebit è calato del 3,8% a 15,2 milioni, con un ros al 3,7% (-40 basis points).
Il gruppo è comunque riuscito a ridurre la perdita netta del 78% a 1,4 milioni, mentre dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 30 settembre 2017, è diminuito di circa 2,7 milioni a 264 milioni.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, per il 2018 Sogefi prevede che il mercato automobilistico mondiale registri un incremento di circa l’1,5%, stimando una crescita dei ricavi a cambi costanti moderatamente superiore al mercato e del risultato finale nonostante un ulteriore aumento del costo dell’acciaio.