Utility – Comparto stabile (+0,4%), acquisti sulle Big Cap

Chiude l’ottava a 26.814 punti il Ftse Italia Servizi Pubblici (+0,4%), nonostante la brusca battuta d’arresto di mercoledì che ha riportato il comparto sotto quota 26mila punti. La performancepè stata superiore rispetto a quella del Ftse Mib (-0,6%) ma inferiore rispetto a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (+1,8%).

Rimane contrastato l’andamento del mercato dei governativi europei, con lo yield sul Btp a 10 anni tornato al 2,07% dall’1,99% registrato nel precedente venerdì. In discesa di 5 basis point invece il rendimento del Bund di pari scadenza, arrivato allo 0,66 per cento.

Nel segmento delle Big Cap, il titolo che ha registrato la migliore performance è stato A2A (+2,8%), in scia ancheaall’aumento del target price a 1,7 euro dal precedente 1,5 da parte di Kepler Cheuvreux.

Saldo settimanale positivo per i corsi azionari di Italgas (+2,3%), titolo sul quale Deutsche Bank ha confermato il giudizio “Sell” e ridotto il target price a 4,30 euro dal precedente prezzo obiettivo di 4,90 euro.

Ottava all’insegna degli acquisti anche per Terna (+2,1%), in scia ai risultati preliminari che hanno evidenziato un aumento dei ricavi a 622,6 milioni di euro nel 4° trimestre 2017 e una crescita dell’Ebitda a 392,9 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre del 2017 è stato pari a 7,8 miliardi.

Settimana borsistica positiva per Snam (+2%), titolo sul quale Deutsche Bank ha ridotto il target price a 4 euro dal precedente prezzo obiettivo di 4,50 euro e migliorato la raccomandazione a “Buy” dal precedente “Hold”. Inoltre, il gruppo guidato da Marco Alverà, che con una quota del 20% fa parte del consorzio Trans adriatic pipeline (Tap), dovrebbe beneficiare di un prestito, entro il 2018, da 1,2 miliardi di euro concesso dalla Bers (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo) proprio in favore del Tap.

In controtendenza rispetto al segmento Enel (-0,5%), con i corsi azionari del gruppo che potrebbero aver risentito della riduzione, da parte di Hsbc, del giudizio a “Hold” dal precedente “Buy” e del taglio del target price a 5,20 euro dal precedente 5,8.

Il gruppo guidato da Francesco Starace ha firmato un accordo con l’operatore eolico tedesco Enertrag Ag e la società svizzera di soluzioni di accumulo energetico Leclanché SA per la costruzione e gestione di un impianto a batterie a ioni di litio da 22 MW nello Stato del Brandeburgo in Germania, per un investimento di circa 17 milioni di euro. Il colosso elettrico italiano si è aggiudicato inoltre  contratti per la fornitura di 157 MW di risorse per la gestione della domanda di elettricità sul mercato a termine del New England (USA) da parte della controllata Enel X.

Nell’ambito delle Mid Cap, il titolo che ha registrato la migliore performance settimanale è stato ERG (+3,3%), seguito da Hera (+1,5%). Le quotazioni della multi-utility bolognese hanno potuto beneficiare anche della conferma del giudizio “Buy” e l’incremento del target price a 3,4 euro dal precedente 3,3 da parte di Kepler Cheuvreux. In coda al segmento troviamo invece Ascopiave (-3,1%), titolo che ha risentito della riduzione, da parte degli analisti di Kepler Cheuvreux, del prezzo obiettivo, portato a 3,50 euro dal precedente 3,70, mentre rimane confermato il giudizio “Hold”.

Tra le società Small Cap, ottava da incorniciare per K.R. Energy (+13,1%), mentre la performance peggiore è stata realizzata da Biancamano (-3,2%), società che ha annunciato per il 12 aprile la data nella quale si terrà l’udienza dell’omologa della procedura di concordato preventivo in continuità della controllata Aimeri Ambiente.

Settimana borsistica positiva per Alerion Clean Power (+3,1%) che venerdì scorso ha comunicato i risultati conseguiti nel 4° trimestre 2017. Nel dettaglio, i ricavi operativi sono cresciuti del 19,8% (a/a) a 15,6 milioni e l’Ebitda ha fatto segnare un progresso del 58,4% a quota 14,1 milioni.

In ribasso di 2,3 punti percentuali Edison, con il gruppo guidato da Marc Benayoun che ha reso noto il perfezionamento dell’acquisizione di Gas Natural Vendita Italia (GNVI) per 193,5 milioni di euro.