Carige – Sale in attesa di uno scontro per il controllo

Il titolo Carige ancora sugli scudi a Piazza Affari. Oggi sul listino milanese, attorno alle 10:00, le azioni dell’istituto guidato da Paolo Fiorentino guadagnano il 3,4% a 0,0089 euro. Sono già passati di mano 252 milioni di pezzi, contro una media degli ultimi tre mesi di 786 milioni al giorno.

A scatenare gli acquisti è stata la richiesta da parte del finanziere Raffaele Mincione, che recentemente ha acquistato il 5,4% del capitale, di poter entrare nel cda. Bisognerà vedere come sarà accolta questa proposta da parte dell’attuale azionista di maggioranza, il gruppo Malacalza, che detiene una quota del 20,6 per cento.

L’imprenditore piacentino non ha mai nascosto il fatto di non volere mollare la presa dell’istituto nel quale ha investito oltre 400 milioni, sui quali sta registrando una forte perdita. Malacalza aveva apertamente difeso la scelta di offrire in opzione agli attuali azionisti le azioni derivanti dall’aumento di capitale da 500 milioni che ha costituito il passaggio fondamentale del piano di rilancio della banca. Una richiesta, soddisfatta, per evitare di permettere l’ingresso di nuovi azionisti vedendo quasi azzerare le partecipazioni dei soci storici.

Dopo di che, ha chiesto alla Bce l’autorizzazione di salire fino al 28% del capitale dell’istituto. Da Francoforte è arrivato il via libera, ma a patto che la Malacalza Investimenti inserisse nel proprio statuto l’esplicita preclusione a esercitare funzioni di coordinamento tecnico, amministrativo e finanziario in banche e gruppi bancari.

Un esplicito riferimento alla tendenza di Malacalza a fare da padrone in casa Carige, dettando le sorti del management, che negli ultimi anni ha registrato un consistente giro di poltrone.

Visto il carattere mostrato finora, è poco probabile che Malacalza sia disposto a farsi mettere in un angolo dal finanziere Uk senza tentare di difendere il proprio investimento. Una mossa potrebbe essere quella di sfruttare la possibilità data dalla Bce di salire al 28% nel capitale di Carige. Si tratterebbe di mettere sul piatto, ai prezzi attuali, altri 35 milioni. Attualmente la quota di Malacalza vale in Borsa poco meno di 100 milioni.

In questa situazione il secondo azionista, Gabriele Volpi, che possiede il 9,9%, potrebbe svolgere il ruolo di ago della bilancia, decidendo di appoggiare Malacalza oppure schierandosi con Mincione che potrebbe coagulare attorno a sé altri fondi.

Dal 16 febbraio, quando la Capital Investment Trust ha comunicato la propria partecipazione, le azioni Carige hanno recuperato il 17,8% al prezzo di ieri di 0,0086 euro, restando tuttavia ancora al di sotto del prezzo dell’aumento di capitale.

Quanto ai volumi, si sono alternati alcuni giorni dominati da forti acquisti ad altri più tranquilli. Nel complesso è passato di mano, in quest’arco di tempo, poco più del 10% del capitale.