Ubi mira ad accelerare il de-risking annunciato lo scorso 9 febbraio in occasione della comunicazione dei risultati 2017 e che mira a raggiungere un npl ratio sotto il 10% a cavallo tra il 2019 e il 2020.
Secondo rumor di stampa, la banca lombarda si starebbe apprestando a mettere sul mercato un pacchetto di crediti deteriorati compreso tra 1/1,5 miliardi da vendere entro fine anno. In queste settimane si starebbe ragionando sulle modalità di dismissione, non escludendo il ricorso a una cartolarizzazione tramite garanzie pubbliche (Gacs).
L’istituto, nella nota rilasciata sui conti 2017, aveva sottolineato che “E’ stata deliberata la vendita nel corso dei prossimi 3 anni di un pacchetto significativo di crediti deteriorati al fine di accelerare il raggiungimento di un ratio di crediti deteriorati lordi inferiore al 10% a cavallo tra il 2019 e il 2020, in funzione delle condizioni di mercato”.
In un’altra nota diffusa precedentemente Ubi aveva fatto sapere che aggiornerà il piano sui crediti problematici entro il prossimo 30 marzo, anche per tenere conto dell’integrazione delle tre Good Bank, nonché delle indicazioni provenienti dalla Bce (che sta premendo su tutti gli istituti affinché accelerino nella riduzione dell’esposizione sui crediti deteriorati).
La tabella seguente riassume l’esposizione complessiva sui crediti deteriorati di Ubi al 31 dicembre 2017.