L’ente guidato da Giovanni Toti starebbe valutando la costituzione di un’unica entità nel settore dei rifiuti nella regione ligure. Il progetto della giunta regionale è stata svelato da un articolo del quotidiano genovese “Il Secolo XIX” in cui si aggiunge che il nuovo polo avrebbe come perno la multi-utility quotata guidata da Massimiliano Bianco, con la partecipazione di altri soggetti, pubblici e privati.
Nel dettaglio, il piano allo studio dovrebbe includere tre province, cioè quelle di Genova, La Spezia e Savona, insieme a cinque società attive nel settore dei rifiuti. Si tratta di Acam e Recos (controllate entrambe da Iren), Amiu (controllata dal comune di Genova e in passato sotto il mirino della stessa Iren), Sat (di proprietà del comune di Vado Ligure) e Ata (controllata dal comune di Savona). Non è escluso che il progetto nel promettente business del waste coinvolga anche Ge.Am, controllata al 51% da Amiu e al 49% dall’Autorità Portuale di Genova.
Ricordiamo che il management di Iren lo scorso 13 novembre in sede di presentazione dell’ultimo business plan ha sottolineato che sul tavolo ha diversi dossier relativi a possibili operazioni di M&A nelle aree in cui è già presente, cioè Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna. Il contributo all’Ebitda dalla strategia di crescita per linee esterne è stato indicato dai vertici dell’ex-municipalizzata quotata in circa 130 milioni di euro nell’arco di piano, di cui poco meno di 100 dovrebbero arrivare da operazioni di piccola media entità dato che oltre 30 milioni sono arrivati dalla recente aggregazione con Acam La Spezia.