Chiude poco sopra la parità la seduta di ieri il settore Media Italia, in linea all’andamento registrato dall’indice europeo di riferimento, mosso in giornata dai rumors secondo cui Comcast, operatore via cavo statunitense, ha avanzato un’offerta da 22,1 miliardi di sterline per acquisire l’emittente britannica Sky, che ha chiuso la seduta in rialzo del 20,5 per cento.
Seduta debole per le Borse del Vecchio Continente, con Il Ftse Mib che archivia le contrattazioni poco mosso (+0,1%), mentre Wall Street ha imboccato la strada del ribasso dopo un avvio incerto, nel giorno della prima testimonianza pubblica nel nuovo ruolo istituzionale di Jerome Powell, che ha delineato un quadro ottimista sulle previsioni di crescita economica degli Stati Uniti e si è mostrato favorevole ad un graduale incremento dei tassi di interesse, in linea con l’approccio monetario perseguito finora dalla banca centrale americana.
Riflettori puntati su Mediaset, attesa in giornata al tribunale di Milano per l’udienza civile con Vivendi per la mancata acquisizione di Premiun da parte del gruppo media francese, poi rinviata al 23 ottobre per permettere alle parti di presentare ulteriore documentazione entro il 30 luglio. Il titolo del gruppo del Biscione chiude in progresso dello 0,8%, dopo essersi attestata tra le migliori del Ftse Mib nel corso della seduta.
Poco mosse le società Mid del comparto, con Mondadori che chiude in sostanziale parità dopo il rimbalzo registrato in avvio di ottava.
Svetta tra le società a minor capitalizzazione invece il titolo de Il Sole 24Ore, segnando un rialzo del 15,3 per cento. Positiva la seduta anche per Class Editore (+8,8%) e Poligrafici Editoriale (+5%), mentre cede il 2,5% Italiaonline.