Il gruppo ha archiviato il 2017 con ricavi per 1.057,3 milioni, in aumento del 2,5% grazie soprattutto al segmento delle due ruote e al buon andamento nelle area Emea e Americas e in India. Più che proporzionale l’incremento dei margini operativi, con Ebitda ed Ebit cresciuti a doppia cifra rispettivamente a 192 (+12,7%) e 72 milioni (+18,7%). Il 2017 si è chiuso con un incremento dell’utile del 43% a 20 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è diminuito di circa 44 milioni a 447 milioni, portando il rapporto netdebt/Ebitda a 2,3 volte. Proposto un dividendo di 5,5 centesimi di euro per azione
Piaggio ha chiuso il 2017 con ricavi in crescita del 2,2% a 1.342,4 milioni (+2,6% a cambi costanti), leggermente al di sotto dei 1.354 milioni previsti dal consensus. Una performance che ha beneficiato in particolare dell’aumento dei volumi nelle aree Emea e Americas (+3,5%) e in India (+7,4%), dove la crescita del segmento delle due ruote (+71,1%) ha compensato il calo nei Veicoli Commerciali (-7,1%). Tali incrementi hanno più che bilanciato la flessione registrata in Asia Pacific (-4,2%).
Nel complesso, il gruppo ha venduto nel mondo 552,8 mila veicoli, segnando un incremento del 3,9% rispetto al 2016. Le vendite di veicoli a due ruote sono aumentate del 9,3% a 376 mila unità, per un fatturato di 950,6 milioni (+3,7%), mentre il segmento dei Veicoli Commerciali ha registrato vendite in calo del 6% a 176,8 mila unità, con una diminuzione dei ricavi dell’1,2% a 391,9 milioni.
Il miglioramento della leva operativa, grazie agli investimenti effettuati dal gruppo per aumentare la capacità produttiva, unita al taglio dei costi, hanno portato a un più che proporzionale aumento dei margini, leggermente superiore alle attese. L’Ebitda è cresciuto del 12,7% a 192,3 milioni, il miglior risultato dal 2012, con un’incidenza sul fatturato record al 14,3% (+130 basis point). Incremento a doppia cifra anche a livello di Ebit, che ha segnato un +18,7% a 72 milioni per un ros al 5,4% (+70 basis point), nonostante i maggiori ammortamenti.
La forte performance operativa ha poi consentito di chiudere l’esercizio con un balzo dell’utile netto del 43% a 20 milioni, sostanzialmente in linea alle attese degli analisti.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 446,7 milioni, in calo di circa 44,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2016 beneficiando della buona generazione di cassa, portando così il rapporto netdebt/ebitda a 2,3x da 2,9x.