Seduta di metà settimana in parità per il settore della moda, movimentato dalle notizie sulle big del comparto, segnando un andamento sostanzialmente in linea a quello registrato dal corrispondente indice europeo di riferimento (-0,3%).
Chiudono in calo i principali indici di Borsa europei, con Piazza Affari a -0,5 per cento. Sul fronte macro, dopo i dati della mattinata sull’inflazione dell’Eurozona, in calo all’1,2% a febbraio, è stata diffusa nel primo pomeriggio la seconda stima preliminare sul Pil statunitense del quarto trimestre, in crescita come previsto del 2,5% rispetto al +2,6% della rilevazione precedente.
Riflettori puntati ancora sulle blue chips, con Ferragamo (+2,2%) rimasta in testa al Ftse Mib per l’intera seduta, all’indomani della comunicazione della società relativa alla conclusione, dopo meno di due anni di operato, del mandato dell’attuale Ad Eraldo Poletto.
Recupera Luxottica (+0,8%) che, a seguito della pubblicazione dei dati del 2017, aveva chiuso la seduta di martedì in calo del 3% dopo che Il mercato aveva ritenuto prudente l’outlook del management per il 2018 in vista della fusione con il gruppo francese Essilor.
Ritraccia Moncler (-0,6%), nonostante l’upgrade degli analisti a seguito di un 2017 concluso con un utile netto adjusted di 250 milioni (196 milioni nel 2016) e il risultato della gestione operativa a 340,9 milioni (+14,5%).
Tra le Mid Cap, spicca la performance di Brunello Cucinelli, in rialzo dell’1,4%, mentre rallenta la corsa il titolo Geox.
Tra le società a minor capitalizzazione, spiccano Csp International (+2,4%) e Ratti (+2,1%), mentre perde il 2,5% Safilo Group.