Il settore Oil & Gas ha chiuso la giornata in ribasso dello 0,8%, al di sotto del Ftse Mib e dell’indice settoriale Eurostoxx, entrambi in calo dello 0,5 per cento.
Seduta debole anche per le altre Borse del Vecchio Continente, con il Dax di Francoforte (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%) che hanno chiuso in leggero ribasso.
Continua la discesa delle quotazioni del petrolio, con il Brent e il Wti che hanno chiuso rispettivamente a 65,2 e 61,9 dollari al barile, in calo rispettivamente di 2 e 1,8 punti. Dai dati dell’EIA è inoltre emerso un forte aumento delle scorte di greggio USA a 3 milioni di barili nella scorsa settimana.
Seconda seduta consecutiva all’insegna della lettera per i titoli Big Cap, con Eni (-0,8%) che è riuscita a limitare le perdite, mentre arretrano in modo più consistente Tenaris (-1,7%) e Saipem (-2,2%).
In controtendenza, tra i titoli Mid Cap, Maire Tecnimont (+0,8%), titolo che beneficia delle parole dell’amministratore delegato, riguardanti l’ottimistica attesa a 3,5 mld del giro d’affari nel 2017 (+43%), senza tralasciare il raggiungimento dell’accordo con Sace Simest, volto a supportare la filiera produttiva delle Pmi italiane, operanti con Maire Tecnimont, attraverso strumenti finanziari e agevolazioni al credito per 4,5 miliardi. Chiude la seduta invece in ribasso di 0,9 punti Saras.
Prevale la lettera anche sui titoli Small Cap con d’Amico che ha chiuso in territorio leggermente negativo, in attesa dei risultati societari del 4° trimestre, mentre Gas Plus ha lasciato sul terreno l’1,1 per cento.