d’Amico International Shipping (DIS) archivia il 2017 con i principali aggregati economici in calo in scia alla debolezza del mercato per le navi cisterna e all’andamento sfavorevole delle tariffe spot nella prima metà dell’anno. Il fatturato base time charter (Tce) si è ridotto di conseguenza a 257,4 milioni di dollari (-1,5%).
Nel dettaglio, d’Amico ha registrato nel 2017 una tariffa spot giornaliera media di 12.026 dollari, in calo del 9,6%, mentre la tariffa fissa giornaliera media è stata pari a 15.433 dollari (-3,5%). La percentuale del fatturato generato da contratti a tariffa fissa sul totale dei ricavi si è attestata comunque al 33% (46% nel 2016).
L’Ebitda è stato pari a 36,8 milioni di dollari, in calo rispetto ai 55 milioni di dollari registrati nel 2016. La contrazione è principalmente imputabile all’aumento dei costi per noleggi passivi (+8%) e per altri costi operativi diretti (+9%)
La gestione caratteristica salda con un Ebit negativo per 11,4 milioni di dollari, contro un importo positivo di 10,1 milioni di dollari, un’inversione di segno che oltre alla performance dell’Ebitda sconta 10,9 milioni di impairment registrato su tre navi destinate alla vendita nel 2018.
La gestione finanziaria registra un saldo negativo per 7 milioni di dollari, in aumento di circa 17,4 punti percentuali.
Il conto economico si chiude con una perdita netta di 38,1 milioni di dollari (27,2 milioni di dollari escludendo il sopracitato impairment su tre navi che saranno dismesse nel 2018), a fronte del deficit di 12,8 milioni dell’anno precedente. 27,2 milioni di dollari.
L’indebitamento finanziario netto di DIS al 31 dicembre 2017 ammonta a 510,2 milioni di dollari, in calo rispetto ai 527,8 milioni della fine del 2016. Il patrimonio netto aumenta invece a 394,4 milioni di dollari (363,4 al 30 settembre), grazie all’esercizio dei “Warrant DIS” per circa 28,4 milioni di dollari nel mese di dicembre e all’aumento di capitale per 37,8 milioni di dollari portato a termine nel secondo trimestre.
Circa le attese per il 2018, in considerazione delle recenti revisioni dell’IEA che prevede un rialzo della domanda petrolifera a 1,4 milioni di barili al giorno e sulla base delle stime di crescita del PIL rilasciate dal FMI più ottimistiche per l’anno in corso, il mercato delle navi cisterna dovrebbe continuare a migliorare, grazie al rallentamento della crescita dell’offerta di navi e all’aumento dei volumi trasportati.
Tutto ciò trainato dall’aumento delle esportazioni statunitensi. Inoltre, i prezzi delle navi e le tariffe time-charter per periodi di un anno sono cresciute gradualmente durante il 2017, con i noleggiatori che hanno recentemente stipulato contratti time-charter a tariffe superiori a quelle offerte dal mercato spot, un chiaro segnale di fiducia nelle prospettive del settore.