Chiude in progresso la prima seduta del mese di marzo il Ftse Italia Moda (+1,1%), sovraperformando l’indice europeo di riferimento in calo dell’1,4 per cento.
Piazza Affari limita le perdite nella prima seduta del mese, chiudendo in flessione dello 0,7%. Negative anche le altre principali piazze europee.
Sul fronte macro sono stati diffusi i dati statunitensi su sussidi per la disoccupazione e su spesa e reddito personali, leggermente migliori delle attese, mentre gli indici Pmi manifatturieri in Europa e Stati Uniti continuano a segnalare un’espansione del settore seppur a tassi di crescita più contenuti rispetto ai record fatti registrare negli ultimi mesi.
A muovere il settore il titolo Luxottica (+5,1%), in testa al Ftse Mib, che si avvicina sempre più concretamente alla fusione con il colosso dell’occhialeria francese Essilor dopo il via libera ottenuto dalle autorità antitrust statunitensi e dell’Unione Europe. I due Ok ricevuti in giornata costituivano un fattore vincolante per il continuo dell’operazione, che ad oggi conta solo l’approvazione dell’antitrust cinese all’appello, necessaria per chiudere il cerchio.
Negativa la seduta per Moncler, che lascia sul terreno il 2,6%, mentre avanza del 1,4% Salvatore Ferragamo, dopo l’annuncio di martedì relativo alla conclusione, dopo meno di due anni di operato, del mandato dell’attuale Ad Eraldo Poletto.
Chiudono sopra la parità Geox (+0,1%) e Tod’s (+0,3%).
Tra le società a minor capitalizzazione, crollano Aeffe (-2,5%) e Csp International (-2%), che dopo il rimbalzo di mercoledì perde il 2 per cento.
In coda al comparto, retrocede del 2,7% Zucchi, in attesa dei dati di bilancio del 2017.