Il settore Oil & Gas ha archiviato la seduta in ribasso dell’1%, al di sotto del Ftse Mib (-0,7%) ma sovraperformando l’indice settoriale Eurostoxx (-1,2%).
Ancora deboli gli altri listini europei, con il Ftse 100 di Londra (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,1%) e il Dax di Francoforte (-2%) che terminano in calo per la seconda seduta consecutiva.
Rimangono deboli le quotazioni del petrolio, con il Brent e il Wti che hanno chiuso rispettivamente a 64,3 e 61,3 dollari al barile, in calo rispettivamente di 0,9 e 0,6 punti dopo che i dati dell’EIA hanno evidenziato un forte aumento delle scorte di greggio USA nella scorsa settimana.
Tra i titoli Big Cap tornano a crescere i corsi azionari di Tenaris (+1%) e Saipem (+0,3%), mentre arretra Eni di circa un punto.
Torna a prevalere la lettera sui titoli Mid Cap, con Maire Tecnimont e Saras che chiudono in ribasso rispettivamente di 1,3 e 2,5 punti percentuali.
Tra i titoli Small Cap arretra d’Amico (-6,9%) dopo i conti del 4° trimestre 2017. La società ha chiuso il trimestre con una perdita netta di 24,5 milioni, sulla quale ha pesato in particolare il contesto di debolezza del mercato di riferimento. Migliora invece il debito netto, in calo a fine dicembre 510,2 milioni dai 512,3 milioni di fine settembre. Di segno opposto invece Gas Plus, in deciso rialzo di 3,2 punti.