Il mancato superamento della resistenza statica posizionata a 13,66 euro ha favorito lo scorso 23 gennaio l’avvio di un nuovo movimento ribassista, con le quotazioni dei titoli del gruppo specializzato negli impianti frenanti per veicoli che sembrano aver trovato un valido supporto a 10,89 euro. Nella seduta odierna, la pubblicazione di risultati trimestrali in crescita e superiori alle attese ha, infatti, consentito ai corsi delle azioni Brembo di avviare un deciso rimbalzo sulla tenuta di questo livello e di ritornare rapidamente in area 11,50 euro.
A questi livelli un nuovo segnale di forza per le quotazioni del titolo in esame potrebbe poi arrivare dal breakout di 11,70 euro che, tuttavia, dovrà essere confermato dal ritorno sopra la soglia, non soltanto, psicologica, individuabile a 12 euro. In questo scenario positivo, il sopracitato rimbalzo assumerebbe le caratteristiche di un vero e proprio movimento ascendente di breve periodo con un primo obiettivo rialzista a 12,23 euro e un secondo a quota 12,45 euro.
L’eventuale cedimento del supporto statico posto a 11,24 euro, al contrario, favorirebbe l’aumento della pressione ribassista sui corsi delle azioni Brembo, con possibile nuova discesa in direzione del sopracitato supporto a quota 10,89 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Andrea Abbati Marescotti potrebbero scivolare verso i due obiettivi ribassisti posti rispettivamente a 10,67 euro prima e a quota 10,53 euro in seguito.
La performance da inizio 2018 dei titoli Brembo è del -9,2%, mentre il target price medio sulla base dei contributi degli 7 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 13,94 euro.
Prezzo di riferimento: 11,51 euro
+8,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 12,45 euro;
+6,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 12,23 euro;
+4,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 12,00 euro;
+1,7 % è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 11,70 euro;
-2,3% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 11,24 euro;
-5,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 10,89 euro;
-7,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 10,67 euro;
-8,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 10,53 euro.