Brembo – Ricavi in crescita e tenuta dei margini nel 4Q 2017

Il gruppo ha chiuso l’ultimo trimestre dello scorso esercizio con ricavi in aumento dell’8,2% a 611,6 milioni, grazie al buon andamento in Europa che ha più che compensato la flessione in Nord America. L’Ebitda ha segnato un +3,8% a 110,8 milioni e l’Ebit un +3,5% a 76 milioni, scontando in parte i costi di ramp up dei nuovi impianti. Balzo dell’utile netto del 23% a 67 milioni, dopo una netta riduzione del tax rate. Proposto un dividendo di 0,22 euro per azione.

Brembo ha archiviato il 4° trimestre 2017 con ricavi in crescita dell’8,2% a 611,6 milioni, consolidando il trend evidenziato nei primi nove mesi dell’esercizio e battendo leggermente le attese degli analisti ferme a 602 milioni.

A livello di area geografica, l’Europa ha segnato un +12,2%, trainato soprattutto dal +15% in Germania, l’India un +22,3% e la Cina un +12,9%, aree che hanno compensato il calo dell’8,4% registrato in area Nafta.

Per quanto riguarda i singoli segmenti, le Autovetture hanno registrato un +8,3% a 478 milioni, i Motocicli un +8,4% a 49,1 milioni, i Veicoli Commerciali un +6,1% a 58,4 milioni e le Competizioni un +13,3% a 26,4 milioni.

Leggermente inferiori alle attese, invece, i margini operativi, con una redditività in flessione anche per effetto dei costi di ramp up dei nuovi impianti. L’Ebitda è aumentato del 3,8% a 110,8 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 18,1% (-80 punti base), e l’Ebit del 3,5% a 76 milioni, con un ros al 12,4% (-60 punti base).

Il trimestre si è chiuso con un utile netto in aumento di circa il 23% a 67 milioni, grazie anche alla diminuzione del tax rate, passato dal 20,7% al 3,8%, principalmente per effetto dell’adeguamento delle imposte differite alla nuova aliquota fiscale americana, in vigore dal 1 gennaio 2018.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 30 settembre 2017, è diminuito di circa 32 milioni a 218,6 milioni.

Infine, il cda ha proposto un dividendo di 0,22 euro per azione, rispetto a 1 euro staccato sul bilancio 2016 ante frazionamento delle azioni nel rapporto 1:5.