Cerved ha in programma di assumere circa 400 persone, di cui circa 300 nel credit management (attività nata nel 2011).
È quanto ha sottolineato in un’intervista Marco Nespolo, Ad della società milanese, aggiungendo che le assunzioni serviranno a fronteggiare la crescita del gruppo.
In particolare, ha precisato Nespolo, l’accelerazione riguarderà l’attività di servicing dei crediti deteriorati dopo le partnership siglate dalla controllata Cerved Credit Management con alcune banche per la gestione delle loro piattaforme di recupero, tra cui Mps (siglata una partnership con Quaestio), Banca Popolare di Bari e la Rev (veicolo in cui sono confluiti gli npl dell’ex Banca Etruria, dell’ex Banca Marche, dell’ex Cariferrara e dell’ex Carichieti). Accordi che implicheranno una dose massiccia di lavoro.
La divisione di credit management genera il 25% del giro d’affari (95 milioni su un totale di 401,4 milioni nel 2017) e rappresenta il segmento caratterizzato dai maggiori margini di sviluppo. Inoltre, all’interno di quest’area ci sono anche le attività di recupero giudiziale e la vendita per conto della clientela del sottostante di un credito.
Il Ceo ha evidenziato che è stata lanciata l’attività di gestione amministrativa e monitoraggio dei crediti in bonis, per cui è stata siglata un’intesa con Barclays su un portafoglio da 11 miliardi.
Nespolo ha fatto presente che, con la crescita del credit management, nel prossimo futuro il peso del tradizionale business del credit information si ridurrà rispetto al 70% attuale (con i ricavi che però continueranno a crescere in termini assoluti).
L’Ad, infine, ha ricordato che il restante 5% del fatturato deriva dal business del marketing solutions, che assiste le imprese nella ricerca di nuovi clienti tramite l’analisi del contesto competitivo.
Intorno alle 11:10 le azioni segnano una lieve flessione dello 0,2% a 10,17 euro, una performance in linea con l’indice di settore che viaggia flat.