Il gruppo ha archiviato il 2017 con ricavi in crescita del 14,1% milioni a 449,5 milioni. Più che proporzionale l’incremento dei margini operativi, con un Ebitda adjusted in aumento del 24,7% a 45,1 milioni e un Ebit adjusted in progresso del 39,1% a 28,2 milioni. L’utile netto è cresciuto dell’83,3% a 18,7 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è diminuito di circa 15 milioni a 69,2 milioni. Proposto un dividendo di 0,4 euro per azione, in aumento del 33% rispetto al 2016.
Il Cda di Prima Industrie ha approvato lo scorso venerdì i risultati relativi all’esercizio 2017. I ricavi sono cresciuti del 14,1% a 449,5 milioni, accelerando ulteriormente rispetto al trend positivo degli ultimi anni grazie al buon andamento dei mercati di riferimento e ai significativi investimenti in ricerca e sviluppo e per il rafforzamento commerciale.
I risultati del gruppo, inoltre, sono stati spinti dall’ottima performance del business delle macchine laser 3D e dalla crescita delle vendite dei Sistemi, sostenuta dall’evoluzione tecnologica dell’Industria 4.0.
A livello di aree geografiche, l’Emea ha segnato un incremento del 7,1% a 242 milioni, le Americas del 25% a 118 milioni, grazie soprattutto a Usa e Messico, e l’Apac del 21,5% a 89 milioni, con il supporto di Cina, Australia e Giappone.
Più che proporzionale l’incremento dei margini operativi, con l’Ebitda adjusted cresciuto del 24,7% a 45,1 milioni, con un’incidenza sui ricavi al 10% (+90 punti base), e l’Ebit adjusted del 39,1% a 28,2 milioni, con un ros al 6,3% (+110 punti base).
L’utile netto è balzato dell’83,3% a 18,7 milioni, beneficiando anche di una riduzione degli oneri finanziari netti del 38,1 per cento.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 69,6 milioni, in deciso miglioramento rispetto agli 84,2 milioni al 31 dicembre 2016.
Nel corso dell’esercizio, l’acquisizione ordini del gruppo è stata pari a 480,6 milioni, in aumento del 12,7% rispetto al 2016. Il backlog consolidato è cresciuto a 169,9 milioni, rispetto ai 143,4 milioni al 31 dicembre 2016.
Infine, il Cda ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,4 euro per azioni, in aumento del 33% rispetto alla remunerazione dell’esercizio precedente.