Finale in crescendo per le Borse europee, che accelerano nella seconda parte del pomeriggio e terminano in prossimità dei massimi intraday, grazie anche all’inversione di rotta dei listini americani dopo un avvio in ribasso. A Milano il Ftse Mib archivia le contrattazioni in calo dello 0,4% a 21.819 punti all’indomani delle elezioni, da cui è emerso uno scenario alquanto incerto. In evidenza Brembo dopo i conti, debacle per banche e Mediaset.
Fra gli altri listini spicca il +1,5% del Dax di Francoforte, dopo l’approvazione dei socialdemocratici alla grande coalizione con la Cdu tedesca di Angela Merkel. Chiudono in territorio positivo anche il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%).
Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica l’attenzione si è concentrata sugli indici Pmi servizi e composito di febbraio, che in Europa, Cina e Giappone continuano a segnalare crescita economica seppure in rallentamento, mentre negli Stati Uniti mostrano un’accelerazione rispetto a gennaio.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund tocca in mattinata un picco di 142 punti base, per poi restringersi a 135 punti con il rendimento del Btp sotto l’1,99 per cento.
Sul Forex l’euro/dollaro si mantiene sopra quota 1,23 e il dollaro/yen avanza, riavvicinandosi a 106 yen per un biglietto verde. Scarsi movimenti anche fra le materie prime, tra cui l’oro a 1.322 dollari l’oncia. Sostanzialmente invariate le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 61,3 e 64,2 dollari al barile.
A Piazza Affari scatta BREMBO (+7,9%) dopo la diffusione dei risultati 2017 superiori alle attese del mercato. Forti vendite invece sulle banche, in particolare BPER (-7,6%), BANCO BPM (-6,15%) e UBI (-3,8%), penalizzate dall’incertezza politica in vista delle operazioni di riassetto, soprattutto per quanto riguarda il percorso di riduzione degli npl. Crolla anche MEDIASET (-5,5%) appesantita dal voto che ha indebolito la figura di Berlusconi.
Tra i petroliferi SAIPEM chiude intorno alla parità in attesa dei risultati 2017, mentre entro tre settimane pubblicherà una situazione economico/patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 che tenga conto dei rilievi formulati della Consob lo scorso 2 marzo. Lievemente positiva TELECOM ITALIA (+0,6%), aspettando i conti e il piano industriale di domani. Acquisti su STM (+3,2%), EXOR (+2,3%) e RECORDATI (+1,9%).