Mercati – Piazza Affari resta la peggiore, scatta Brembo dopo i risultati

Piazza Affari resta in territorio negativo, in controtendenza rispetto alle altre Borse europee, mentre Wall Street ha aperto in ribasso e poco dopo le 16:00 i listini americani mostrano perdite fino al mezzo punto percentuale, ancora appesantiti dalla questione dei dazi annunciai da Trump.

A Milano il Ftse Mib cede l’1,2% mentre fra gli altri listini spicca il +0,7% del Dax di Francoforte, dopo l’approvazione dei socialdemocratici alla grande coalizione con la Cdu tedesca di  Angela Merkel. Scambiano in territorio lievemente positivo il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), in frenata rispetto alla mattina.

Sull’obbligazionario si riduce la pressione sullo spread Btp-Bund, che dopo aver toccato un picco di 142 punti base in scia all’esito elettorale torna in area 137 bp, con il rendimento del Btp poco sotto il 2 per cento.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica l’attenzione si è concentrata sugli indici Pmi servizi e composito di febbraio, che in Europa, Cina e Giappone continuano a segnalare crescita economica seppure in rallentamento, mentre negli Stati Uniti mostrano un’accelerazione rispetto a gennaio.

Sul Forex l’euro/dollaro si mantiene lievemente sopra quota 1,23 e il dollaro/yen è poco mosso in area 105,8. Scarsi movimenti anche fra le materie prime con l’oro a 1.322 dollari l’oncia e le quotazioni del petrolio sostanzialmente invariate con Wti e Brent rispettivamente a 61,4 e 64,4 dollari al barile.

A Piazza Affari scatta BREMBO (+7,6%) dopo la diffusione dei risultati 2017 superiori alle attese del mercato.  Forti vendite invece sulle banche, in particolare BPER (-7,5%), BANCO BPM (-6,1%) e UBI (-4,8%), penalizzate dall’incertezza politica in vista delle operazioni di riassetto, soprattutto per quanto riguarda il percorso di riduzione degli npl. Crolla anche MEDIASET (-6%) appesantita  dal voto che ha indebolito la figura di Berlusconi, il che potrebbe avere conseguenze nella disputa con Vivendi.

Tra i petroliferi SAIPEM lascia sul terreno l’1,6% in attesa dei risultati 2017, mentre entro 3 settimane verrà pubblicata una situazione economico-patrimoniale pro forma consolidata al 31 dicembre 2016 che tenga conto dei rilievi formulati della Consob lo scorso 2 marzo. Scambia lievemente in positivo TELECOM ITALIA (+0,5%) aspettando i conti e il piano industriale di domani. Acquisti su STM (+1,6%), RECORDATI (+1,5%) ed EXOR (+1,3%).