Ottava negativa per il settore salute il cui indice ha evidenziato un -2,3% sovraperfomando però sia il corrispondente europeo (-3,2%) sia il Ftse Mib (-3,4%).
Andamento quest’ultimo in una settimana nella quale l’attenzione degli investitori si è focalizzata in particolare sulle parole del presidente della Bce, Mario Draghi, il quale ha ribadito che servono ancora pazienza e persistenza perché l’inflazione si porti verso il target del 2%, mentre ha assicurato che l’istituto continuerà a monitorare la volatilità dei mercati e in particolare del tasso di cambio, nonché sull’intervento del neopresidente della Fed, che ha delineato un quadro ottimista sulle previsioni di crescita economica degli Stati Uniti e si è mostrato favorevole ad un graduale incremento dei tassi di interesse, in linea con l’approccio monetario perseguito finora dalla banca centrale americana.
Recordati, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha registrato con un -2,4%. Si segnala che la società tra il 16 ed il 22 febbraio ha acquistato 903mila azioni proprie per un corrispettivo di oltre 27,3 milioni. L’operazione rientra nel piano di buy-back deliberato dall’assemblea degli azionisti l’11 aprile 2017 e avviato l’11 luglio 2017.
Tra le Mid Cap ha fatto meglio Sol con un +5 per cento. Si segnala che a partire da lunedì 19 marzo 2018 il titolo entra a far parte del Ftse Italia Mid Cap e del Ftse Italia All-Share. Inoltre viene incluso negli indici Ftse Italia PIR PMI All Index, Ftse Italia PIR Mid Small Cap Index, Ftse Italia PIR Mid Cap Index, Ftse Italia PIR Large & Mid Cap Index.
Bene anche Amplifon (+1,6%) che ha comunicato i conti. Nel dettaglio nel quarto trimestre 2017 il gruppo riporta ricavi pari a 364,2 milioni, segnando un progresso del 10,7% e superiori (+1,3%) rispetto alle stime. L’Ebitda cresce dell’11,6% a 75,6 milioni mentre l’Ebit aumenta del 25,4% a 58,3 milioni, ma rispettivamente inferiori dell’1,2% e del 3,5% rispetto alle attese. L’utile finale è pari a 52,4 milioni, più che raddoppiato rispetto al quarto trimestre 2016 e superando nettamente i 35,8 milioni previsti.
Relativamente a BB Biotech (-3,7%) si riporta che dai dati diffusi da Symphony Health Solutions emerge che nella settimana che si è chiusa il 23 febbraio le vendite del farmaco Revlimid di Celgene, utile per la cura di pazienti affetti da una rara forma di linfoma non-Hodgkin, sono cresciute dello 0,8 per cento. Si segnala che al 31 dicembre 2017 la società rappresentava il 9,6% delle partecipazioni in portafoglio di Bb Biotech.
Infine tra le Small la migliore è stata Isagro con un +0,5 per cento.
Ribasso di Pierrel (-1%) che ha anch’essa diffuso i dati di bilancio. Nel quarto trimestre 2017 il gruppo contabilizza ricavi pari a 7,5 milioni, in progresso del 52,1% rispetto al pari periodo del 2016. Una dinamica positiva che si mantiene a livello di margini operativi, con l’Ebitda e l’Ebit che passano rispettivamente da 0,3 a 2,5 milioni e da un deficit di 0,1 milioni a un importo positivo di 2,2 milioni. Tutto ciò si riflette sul risultato netto totale, che si attesta a 1,7 milioni da un precedente importo di -4,1 milioni.