Fineco Bank – Foti: con nuova sgr di diritto irlandese miglioreremo la redditività

La sgr di diritto irlandese creata da Fineco sarà pronta la massimo entro fine giugno, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni dalla banca centrale del Paese.

In un’intervista Alessandro Foti, Ad della banca milanese, ha spiegato come funzionerà Fineco Asset Management (questo il nome della Sgr di diritto irlandese): “Fineco Asset Management non farà direttamente gestione attiva sulle singole asset class ma sfrutterà la piattaforma aperta guidata di Fineco e si occuperà di ideare e sviluppare i prodotti da offrire alla clientela come per esempio i Core Series, fondi di fondi che adesso sono gestiti esternamente, o le componenti focalizzate su specifiche classi di investimento destinate a portafogli modello diversificati”.

Ciò consentirà – prosegue il manager – “un recupero di efficienza, che si tradurrà per noi in maggiore redditività e in un minor costo per i nostri clienti”.

In pratica, internalizzando queste attività (masse per 7 miliardi di fondi di fondi confluiranno a giugno, altri 5 miliardi entro fine 2018) si mira a diminuire i costi, permettendo di recuperare efficienza e, conseguentemente, incrementare la profittabilità.

Il Ceo, nell’intervista, ha ribadito ancora una volta che la crescita “resta organica, per vie interne”, anche perché mossa da fattori strutturali di fondo quali “la crescente ricerca di consulenza da parte degli italiani, le tendenze demografiche e la riduzione dei tassi”. Un’onda da cavalcare – prosegue Foti “non attraverso fusioni e acquisizioni, ma grazie al miglioramento della produttività e alla cura quasi paranoica dei dettagli per la qualità dei servizi offerti, perché quest’ultima non è una caratteristica acquisita e va conquistata giorno dopo giorno”.

L’Ad, soffermandosi sugli impatti della Mifid 2 e della volatilità dei mercati sui margini, ha rimarcato che “I ricavi di Fineco non provengono esclusivamente dall’attività di investimento che può entrare in sofferenza durante le fasi di correzione prolungata del mercato, ma sono legati in misura altrettanto rilevante alle voci transazioni bancarie e lending, che sono indifferenti a fenomeni del genere, e all’area brokerage, che addirittura è direttamente correlata alla volatilità presente sui listini».

I mantra per il manager restano dunque diversificazione, equilibrio, qualità ed efficienza.

Intorno alle 10:15 sul listino milanese le azioni segnano un rialzo del 2,7% a 9,83 euro, mentre l’indice di settore guadagnano il 2,1 per cento.