Le Borse del Vecchio Continente proseguono la seduta in modesto rialzo e Wall Street apre di nuovo in frazionale guadagno. Intorno alle 15:45 il Ftse Mib di Milano, archiviate le elezioni di domenica, mostra un progresso dell’1,8%, sovraperformando il Dax di Francoforte (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
I mercati sembrano aver accantonato i timori per l’instaurarsi di una guerra commerciale, innescati dai dazi annunciati settimana scorsa da Trump. A migliorare il sentiment degli operatori contribuiscono anche il disgelo tra Corea del Nord e Corea del Sud, che a fine aprile terranno il primo summit da oltre un decennio, e la parziale apertura di Pyongyang a colloqui con gli Stati Uniti per la denuclearizzazione.
Scarsi spunti dall’agenda macroeconomica, in attesa dei dati americani su ordinativi all’industria e ordini di beni durevoli. Sul Forex il cambio euro/dollaro risale in area 1,24 mentre il dollaro/yen viaggia poco sopra quota 106. La discesa del biglietto verde, agevolata dal ritorno della propensione al rischio, favorisce le materie prime, con l’oro in ascesa sopra i 1.330 dollari l’oncia. Per quanto riguarda il petrolio, Wti e Brent sono sostanzialmente invariate a 62,4 e 65,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund torna su livelli in linea con le ultime sedute a 131 punti base e il rendimento del Btp cala poco sotto il 2 per cento.
A Piazza Affari continua la corsa di TELECOM ITALIA (+6,4%), in attesa della diffusione dei risultati 2017 e del nuovo piano industriale. Secondo indiscrezioni, inoltre, il fondo Elliott Management starebbe rastrellando quote sul mercato e avrebbe già acquistato il 6% del capitale, con l’obiettivo di presentare un proprio piano industriale e lanciare la sfida a Vivendi.
In rialzo anche FCA (+5,6%), mentre è in corso il Salone dell’Auto di Ginevra mentre Moody’s ha alzato da ‘Ba3’ ‘Ba2’ il Corporate Family Rating e da ‘B1’ a ‘Ba3’ il rating sulle obbligazione emesse o garantite dalla società, con outlook stabile.
Gli acquisti premiano anche BUZZI (+3,9%) e SAIPEM (+3,1%), che ha invertito la rotta dopo un avvio negativo in scia alla diffusione dei risultati, grazie anche alla promessa di operazioni straordinarie da parte dell’Ad Stefano Cao. In evidenza FINECO (+3,4%) dopo i dati sulla raccolta netta di febbraio, positiva per 609 milioni (+33%).
PIRELLI (+3,1%) recupera parte delle perdite cumulate nelle ultime sedute, grazie anche ad un report positivo di Banca Imi che ha alzato il target price da 8,5 a 8,8 euro confermando la raccomandazione ‘buy’.
In rimonta anche i bancari BANCO BPM (+2,4%), BPER (+2,4%), UNICREDIT (+2%) e UBI (+1,5%) dopo i crolli di ieri. Scivola in fondo LUXOTTICA (-1,5%), che ha acquisito il 67% dell’azienda giapponese Fukui Megane. Sottotono anche gli altri titoli della moda, FERRAGAMO (-0,6%) e MONCLER (-0,2%).