Mercati – Milano (+1,7%) maglia rosa in Europa, corrono Tim e Fca

Chiusura poco mossa per le Borse del Vecchio Continente, ad eccezione di Milano che svetta dopo la debolezza della precedente seduta. Archiviato l’esito delle elezioni, che aveva penalizzato in particolare modo le banche e Mediaset, il Ftse Mib rimbalza realizzando un incremento dell’1,75% a 22.202 punti, con Telecom Italia e Fca in evidenza.

Variazioni contenute invece per il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,0%), mentre a Wall Street gli indici americani scambiano in frazionale ribasso dopo un avvio lievemente positivo.

Scarsi spunti dall’agenda macroeconomica, con i soli dati americani, al di sotto delle aspettative, su ordinativi all’industria e ordini di beni durevoli, in attesa del Beige Book di domani e, soprattutto, della riunione della Bce di giovedì.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale sopra quota 1,24, mentre il dollaro/yen viaggia in area 106. La discesa del biglietto verde, agevolata dal ritorno della propensione al rischio, favorisce le materie prime, con l’oro in ascesa a 1.338 dollari l’oncia. Per quanto riguarda il petrolio, Wti e Brent sono poco mossi a 62,3 e 65,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionari, lo spread Btp-Bund torna su livelli in linea con le ultime sedute a 131 punti base e il rendimento del Btp cala sotto il 2 per cento.

A Piazza Affari brilla TELECOM ITALIA (+5,9%), in attesa della diffusione dei risultati 2017 e del nuovo piano industriale. Inoltre, il fondo Elliott Management sta rastrellando quote sul mercato ma ha fatto sapere di non voler assumere il controllo.

In rialzo anche FCA (+5,7%), in scia alle dichiarazioni rilasciate da Sergio Marchionne a margine del Salone dell’auto di Ginevra. L’Ad ha lasciato la porta aperta a investitori cinesi e ad eventuali alleanze, confermando che il target di azzeramento del debito potrebbe essere centrato già a giugno. Inoltre, Moody’s ha alzato da ‘Ba3’ ‘Ba2’ il Corporate Family Rating e da ‘B1’ a ‘Ba3’ il rating sulle obbligazioni emesse o garantite, con outlook stabile.

Gli acquisti premiano anche BUZZI (+4,2%) e FINECO (+4,1%) dopo i dati sulla raccolta netta di febbraio, positiva per 609 milioni (+33%). Chiude in rialzo SAIPEM (+2,7%), che ha invertito la rotta dopo un avvio negativo in scia alla diffusione dei risultati, grazie anche alla promessa di operazioni straordinarie da parte dell’Ad Stefano Cao.

Recupera terreno anche PIRELLI (+2,8%) dopo le perdite delle ultime sedute, grazie anche ad un report positivo di Banca Imi che ha alzato il target price da 8,5 a 8,8 euro confermando la raccomandazione ‘buy’.

In rimonta anche i bancari dopo i crolli di ieri. Scivola in fondo LUXOTTICA (-1,8%), che ha acquisito il 67% dell’azienda giapponese Fukui Megane. Sottotono anche gli altri titoli della moda, FERRAGAMO (-0,9%) e MONCLER (-0,5%).