Il settore Oil & Gas ha chiuso la giornata in frazionale rialzo dello 0,2%, performance superiore rispetto a quella del Ftse Mib (-0,4%), ma nettamente inferiore rispetto a quella dell’indice settoriale Eurostoxx (+1,2%).
Fra gli altri listini spicca il progresso del Dax di Francoforte (+1,5%), dopo l’approvazione dei socialdemocratici alla grande coalizione con la Cdu tedesca di Angela Merkel. Chiudono in territorio positivo anche il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%).
In forte rialzo le quotazioni del petrolio, con Brent e Wti che hanno chiuso rispettivamente a 65,6 e 62,7 dollari al barile con un progresso di 1,9 e 2,2 punti percentuali. I dati Baker Hughes hanno inoltre evidenziato un lieve calo degli impianti di trivellazione a 1.283 unità nel Nord America, con gli USA che hanno registrato un incremento di 3 unità.
Chiudono in territorio positivo le Big Cap, con Tenaris (+1%) che ha registrato la miglior performance nel segmento. Rimangono vicino alla parità Eni (+0,1%) e Saipem (+0,1%), con quest’ultima società che provvederà a pubblicare entro 3 settimane una situazione economico-patrimoniale pro forma consolidata al 31 dicembre 2016 che tenga conto dei rilievi formulati della Consob lo scorso 2 marzo.
Tra i titoli Mid Cap segna un ottimo progresso Saras (+3,3%), seguita da Maire Tecnimont (+0,9%).
Chiudono in ribasso i titoli Small Cap, con d’Amico e Gas Plus che arretrano rispettivamente di 1,4 e 2 punti percentuali.