Deciso recupero del comparto dell’auto, che ha beneficiato dell’affievolirsi dei timori relativi a un’eventuale guerra commerciale dopo il passo indietro di Trump sull’introduzione di dazi Usa all’importazione. Il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha segnato un +3,6%, rispetto al +1,3% del corrispondente indice europeo.
Ben intonate anche le borse europee tra cui spicca Milano, dove il Ftse Mib ha chiuso la seduta in rialzo dell’1,8% a 22.202 punti lasciandosi alle spalle le incertezze post voto di domenica.
Tornando all’automotive, a guidare la rimonta è stata soprattutto Fca (+5,7%), in rally dopo che Moody’s ha rivisto al rialzo il rating del gruppo da ‘Ba3’ ‘Ba2 e dopo le parole dell’ad Sergio Marchionne a margine del Salone dell’auto di Ginevra.
Il numero uno del Lingotto ha lasciato aperta la porta a eventuali alleanze, ribadendo però che la priorità resta il raggiungimento dei target finanziari e la presentazione del nuovo piano industriale, in cui Jeep continuerà ad avere un ruolo centrale.
Il manager ha parlato anche di Ferrari (+1,6%), confermando che la Rossa supererà le 10 mila vetture vendute all’anno anche grazie all’introduzione di un modello Suv del Cavallino.
Tra le altre big, gli acquisti hanno premiato ancora Brembo (+1,9%), dopo il balzo della seduta precedente in scia alla pubblicazione dei risultati e alle indicazioni positive sul 2018. Banca Akros ha migliorato la raccomandazione da ‘neutral’ ad ‘accumulate’ mantenendo il target price a 15 euro.
Bene anche Cnh (+2,5%), su cui è intervenuta Mediobanca alzando il target price a 13 euro e confermando il giudizio ‘outperform’, mentre Pirelli (+1,8%) ha beneficiato della revisione al rialzo da parte di Banca Imi del target price da 8,5 a 8,8 euro ribadendo il rating ‘buy’. Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, infine, gli acquisti hanno premiato in particolare Piaggio (+4%) e Carraro (+4,1%).