Banche – Il settore rialza la testa (+1,6%), rimbalza Mps (+4,3%)

ll Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dell’1,6% e sovra-performando di un punto percentuale l’analogo europeo (+0,6%), trainando anche Ftse Mib (+1,8%).

Il comparto bancario riesce dunque a recuperare gran parte del calo di ieri, in reazione all’incertezza generata dall’esito delle elezioni, che hanno visto il prevalere dei movimenti populisti, con equilibri che di fatto determinano una situazione di incertezza. Incertezza sia sugli sviluppi per la formazione del governo sia sulle posizioni che prevarranno riguardo alle tematiche inerenti agli istituti di credito, legati al doppio filo alle decisioni della Bce. In merito  a queste ultime il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ha ribadito ancora una volta che non spetta a Francoforte legiferare sulla gestione dei crediti deteriorati.

Nel listino principali il rimbalzo è guidato dai titoli che ieri erano stati più colpiti dalle vendite, cioè Banco Bpm (+2,1%) su cui Ubs ha recentemente confermato il ‘buy’ con target price a 3,70 euro, e Bper (+2,1%) su cui Mediobanca ha confermato la raccomandazione ‘outperform’. Risale anche Unicredit (+2,4%), su cui sempre Mediobanca ha mantenuto il rating ‘outperform’. In merito alla banca di piazza Gae Aulenti, dal prossimo 12 marzo sarà efficace la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie.

Rimbalza Mps (+4,3%), il cui Ad Marco Morelli ha sottolineato ancora una volta che il recupero sarà lento e che al momento è ancora troppo presto per valutare se l’andamento della banca è in linea con il budget 2018. Inoltre, il manager ha ribadito che non ci sono ipotesi di aggregazioni sul suo tavolo. Secondo alcune indiscrezioni, la banca senese rischia che vengano attivati i tagli automatici stabiliti dalla Bce se non centra i target finanziari fissati dalla Commissione Europea per due trimestri consecutivi.

Nel Mid Cap tornano gli acquisti su Popolare di Sondrio (+1%) che resta sempre in attesa de pronunciamento della Consulta sulla riforma delle popolari, mentre Credem (+1,1%) rafforza la buona performance della seduta precedente anche per merito della conferma del giudizio ‘outperform’ da parte di Mediobanca.

Tra le Small Cap si mette in luce Carige (+2,4%), con il mercato che resta in attesa delle mosse del neo azionista Raffaele Mincione per vedere accolta la propria richiesta di entrare nel board.