Carige – Per il cda non sussistono motivi per l’ingresso di Mincione

Porta sbarrata da parte del cda di Carige all’ingresso del finanziare Raffaele Mincione. Ieri si è riunito il cda che ha approvato la versione definitiva del progetto di bilancio d’esercizio e del consolidato dell’istituto genovese al 31 dicembre 2017.

Nel corso della riunione, il board ha avuto occasione di esaminare la richiesta di Mincione che, dopo avere acquistato una quota del 5,4% del capitale della banca, ha richiesto una rappresentanza nel cda. Una vicenda sulla quale anche la Consob ha chiesto chiarezza e trasparenza.

Alla luce di ciò, la banca ha fatto sapere in una nota che “preso atto della lettera datata 23 febbraio 2018 del Sig. Raffaele Mincione, in qualità di presidente della Time & Life, nuovo azionista della banca al 5,428% tramite la Pop 12, ove segnala come a suo avviso, stante il recente riassetto della compagine azionaria, la sua società possa essere rappresentata nel consiglio di amministrazione della banca. Alla luce dell’insussistenza dei presupposti per poter accogliere al momento le istanze di rappresentatività del nuovo azionista nella attuale composizione consiliare, il consiglio di amministrazione ha comunque inteso riaffermare il proprio impegno ed attitudine alla realizzazione degli interessi di tutti gli stakeholder della banca nella sua mutevole composizione azionaria nel tempo”.