Intesa SP – Molesini: Puntiamo a un’espansione estera nel risparmio gestito

La crescita nel risparmio gestito è uno degli assi portanti del nuovo piano di impresa 2018/21 di Intesa Sanpaolo. Un programma che, oltre al consolidamento della presenza in Italia, vedrà nell’espansione internazionale un nuovo canale di sviluppo.

A fornire alcuni dettagli del nuovo progetto è Paolo Molesini, amministratore delegato della divisione Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking creata nel 2015, nel corso di un’intervista. Molesini sottolinea come l’integrazione delle due realtà già presenti nel gruppo guidato da Carlo Messina sia stata un successo, visto che l’utile nell’arco del precedente piano 2014-17 è passato dai 540 ai 900 milioni, mentre le masse sono salite da 160 a oltre 240 miliardi.

Il prossimo obiettivo fissato dal nuovo piano è un ulteriore incremento degli asset under management di 54 miliardi, di cui almeno il 10% proveniente dall’estero. Un ampliamento dello stock che porterà a un aumento dell’utile, se gli obiettivi saranno realizzati, da 900 milioni a 1,2 miliardi.

Centrale nel progetto sarà l’espansione all’estero che vedrà nella Svizzera il ruolo di testa di ponte. Nel Paese elvetico, Intesa Sanpaolo ha recentemente acquistato l’istituto Morval Vonviller che sarà assorbito da Isp Pb Suisse e a cui faranno capo le altre realtà estere come la sede di Londra.

La Svizzera, inoltre, rappresenta ancor oggi uno dei centri più interessanti per l’asset management perché rimane un ‘safe heaven’ internazionale. La presenza locale sarà quindi un modo per intercettare clientela internazionale, come quella sudamericana, senza considerare la forte presenza di risparmio tricolore per la gli asset derivanti dalla voluntary disclosure sono stimati in 100 miliardi.

Altro ambito di crescita sarà il Far East, con la presenza in Cina dove il gruppo è presente tramite Yi Tsai.

In Italia la crescita avverrà tramite l’ingaggio di nuovi promotori finanziari, sono previsti 1.400 ingressi in Fideuram, oltre che sulla conversione in risparmio gestito della gran massa di denaro, stimato in circa un trilione di euro, che gli italiani possiedono sui conti correnti.