Chiusura positiva per i listini europei, in particolare per il Ftse Mib che archivia gli scambi in rialzo dell’1,2% a 22.473 punti. Ben intonato anche il Dax di Francoforte (+1,1%), più arretrati il Cac 40 di Parigi (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) mentre a Wall Street gli indici americani restano deboli con ribassi fino allo 0,6 per cento.
A livello internazionale gli investitori continuano ad interrogarsi sul possibile impatto delle politiche protezionistiche di Donald Trump, anche alla luce delle dimissioni di Gary Cohn, ex principale consigliere economico del presidente e sostenitore del libero mercato. Intanto l’attenzione si sposta nuovamente sulle banche centrali, con il Beige Book della Fed in pubblicazione questa sera e le decisioni di Bce e Bank of Japan attese per domani e venerdì, mentre sul fronte macro si aspettano soprattutto i dati di venerdì sul mercato del lavoro a stelle e strisce.
Nel frattempo il deficit della bilancia commerciale statunitense a gennaio è salito a 56,6 miliardi di dollari, mentre la stima Adp sui nuovi impieghi nel settore privato non agricolo ha indicato una crescita di 235 mila unità a febbraio, contro le 200 mila previste dal consensus e le 244 mila della rilevazione precedente. In mattinata, invece, il Pil dell’Eurozona del quarto trimestre si è confermato in crescita dello 0,6% su base trimestrale e del 2,7% annuo.
Sul Forex il dollaro risale dai minimi intraday, riportandosi a 1,241 nei confronti dell’euro e in area 106 contro yen. Per quanto riguarda le commodities, l’oro si mantiene poco sopra i 1.330 dollari l’oncia, mentre arretra dello 0,8-0,9% il petrolio dopo i dati sulle scorte americane, con Wti e Brent rispettivamente a 62 e 65,3 dollari al barile.
Acquisti sull’obbligazionario, con il rendimento del Btp in calo all’1,96% e lo spread dal Bund a 129 punti base.
A Piazza Affari gli acquisti premiano RECORDATI (+2,6%), in rimonta dopo la debolezza delle ultime sedute. In evidenza anche BREMBO (+2,8%) in scia ai giudizi positivi degli analisti dopo i conti pubblicati lo scorso 5 marzo, ITALGAS (+2,7%) e POSTE ITALIANE (+2,6%) che ha siglato gli accordi definitivi con Anima per rafforzare la partnership nel risparmio gestito.
Dopo un avvio incerto, termina positiva TELECOM ITALIA (+1,9%) nel giorno della presentazione dei risultati 2017 e del nuovo piano strategico. Il board, inoltre, ha conferito mandato all’Ad Amos Genish di avviare il processo di separazione della rete di accesso fissa. Chiudono in controtendenza CNH (-0,1%), BUZZI (-0,7%) e TENARIS (-1,1%).