Seduta debole fin qui per i listini del Vecchio Continente, fra i quali viaggia in controtendenza il Ftse Mib in rialzo dello 0,25 per cento. Poco dopo mezzogiorno, scambiano invece in frazionale ribasso il Dax di Francoforte (-0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%).
Sullo sfondo permangono le preoccupazioni legate al piano di dazi di Trump, rinvigorite dalle dimissioni di Gary Cohn, principale consigliere economico del presidente e sostenitore del libero mercato. Una notizia che ha offuscato anche i segnali positivi provenienti dalla Corea del Nord, la quale sarebbe disposta a trattare con gli Stati Uniti sulla denuclearizzazione.
Sul fronte macro, in attesa della riunione della Bce in programma domani, il Pil dell’Eurozona del quarto trimestre si è confermato in crescita dello 0,6% su base trimestrale e del 2,7% annuo. L’attenzione si sposta ora negli Stati Uniti, dove verrà diffusa la stima Adp di febbraio sul numero di nuovi occupati, aspettando il rapporto ufficiale del Dipartimento del Lavoro in uscita venerdì.
Intanto, sul Forex, il dollaro sconta i timori legati alle politiche protezioniste e scivola a 1,243 nei confronti dell’euro e a 105,6 yen. Per quanto riguarda le commodities, l’indebolimento del biglietto verde consente all’oro di portarsi oltre i 1.330 dollari l’oncia, mentre arretra il petrolio in attesa dei dati sulle scorte Usa questo pomeriggio, con Wti e Brent rispettivamente a 62,2 e 65,3 dollari al barile.
Acquisti sull’obbligazionario, con il rendimento del Btp in calo all’1,96% e lo spread dal Bund ridotto a 129 punti base.
A Piazza Affari avanza BREMBO (+2,9%) in scia ai giudizi positivi degli analisti dopo i conti pubblicati lo scorso 5 marzo. In evidenza anche POSTE ITALIANE (+1,7%) che ha siglato gli accordi definitivi con Anima per rafforzare la partnership nel risparmio gestito.
Dopo un avvio incerto guadagna terreno pure TELECOM ITALIA (+0,9%) dopo la presentazione dei risultati 2017 e del nuovo piano strategico. Il board ha inoltre conferito mandato all’Ad Amos Genish di avviare il processo di separazione della rete di accesso fissa.
Prese di profitto, invece, su FCA (-1,2%), CNH (-1,4%) e BUZZI (-1,4%), tra i migliori della giornata di ieri, mentre scivola in fondo al Ftse Mib TENARIS (-3%).