Il cda di TIM ha approvato nella serata di ieri il Piano Strategico 2018–2020 incentrato sull’innovazione digitale e che punta a permettere al cliente un’interazione più personalizzata e multicanale.
L’offerta basata sulla rete TIM (fibra, 4.5G e rapida adozione del 5G nel 2020), punta su una maggiore convergenza delle tecnologie di connessione.
Relativamente alla Business unit Domestic il piano definisce i seguenti obiettivi per i tre segmenti (Consumer, Business, Sparkle).
Nel segmento Consumer l’obiettivo è arrivare a oltre 5 milioni di nuovi clienti Fibra grazie a nuovi contenuti video, musica e gaming, di cui molti esclusivi. Sul Mobile, la penetrazione LTE (Long Term Evolution) salirà dall’attuale 76% a oltre il 95% al 2020. Il Gruppo punta, inoltre, a triplicare i clienti Timvision (1,3 milioni nel comparto Fisso a fine 2017) e a raddoppiare la clientela. Tali obiettivi fanno leva su contenuti di intrattenimento disponibili attraverso accordi di partnership con player nazionali e internazionali e produzioni e coproduzioni di opere inedite.
Nel segmento Business, il focus su convergenza Fisso/Mobile/IT, UBB farà evolvere il Gruppo in una ICT company con un posizionamento distintivo nei servizi IT. Entro il 2020, i ricavi ICT e Cloud rappresenteranno il 25% del totale dei ricavi del segmento, e il numero di clienti Fibra sarà triplicato.
Il comparto Wholesale tornerà a crescere, migliorando l’efficienza attraverso nuovi strumenti digitali e di automazione. Le linee UBB (Ultra-Broadband) con altri operatori cresceranno da circa 1 a circa 3 milioni.
Sparkle si focalizzerà sui servizi dati, sfruttando i trend di crescita del mercato attraverso l’integrazione del proprio portafoglio con soluzioni Cloud, Data Center, sicurezza delle reti e disaster recovery, oltre a consolidare l’offerta di servizi Voce e Mobile. Proseguirà, inoltre, nell’ampliamento geografico della propria infrastruttura estendendo nell’arco di Piano la propria presenza a 11 nuovi Paesi (+25 IP POP). Infine, il 30% degli investimenti sarà dedicato allo sviluppo dell’infrastruttura e alla virtualizzazione e digitalizzazione della rete
In Brasile i driver del piano sono la migrazione verso Mobile post-paid, oggi 17,8 milioni pari al 30% della clientela totale; la crescita dei clienti residenziali in fibra a circa 1 milione; e lo sviluppo della rete 4G, che nel 2020 raggiungerà oltre 4.000 città (il 96% dell’intera popolazione urbana).
Inwit rafforzerà il proprio posizionamento attraverso la crescita della base clienti, raggiungendo una tenancy di 2,1x clienti per sito e la diffusione di infrastrutture di nuova generazione come i nuovi siti “5G ready” dotate di backhauling in fibra e migliaia di small cell.
Recentemente il Gruppo ha siglato accordi con player tecnologici al fine di accelerare la diffusione di 5G, Internet of Things, Industry 4.0, Cybersecurity, robotica e Intelligenza Artificiale. Tali accordi consentiranno a TIM di sviluppare servizi e-health, e-education, auto connesse, smart city e smart home.
Complessivamente nell’arco del Piano, il Gruppo raggiungerà in Fibra l’80% delle unità abitative e 100 città con tecnologia FTTH. Ciò, grazie a un programma di investimenti in Italia pari a 9 miliardi, di cui oltre il 50% in ampliamento dell’infrastruttura di rete e innovazione.
In Brasile, investimenti per circa 12 miliardi di reais saranno dedicati all’espansione dell’UBB.
Per favorire il processo di trasformazione, l’organizzazione aziendale verrà snellita e passerà da un approccio a silos ad uno improntato alla flessibilità e alla velocità, con orientamento al risultato.
Gli obiettivi finanziari a cui punta il piano sono i seguenti:
- riduzione del rapporto debito netto/ebitda a circa 2,7 in tutti i tre anni del piano
- sul domestic, complessiva stabilita’ dei ricavi da servizi e crescita ebitda cagr 2018-2020 low-single digit
- in Italia, linee UBB fisse (retail e wholesale) in crescita a circa 9 milioni al 2020
- crescita dei ricavi da servizi e dei margini per Tim Brasil e Inwit
- crescita dell’equity free cash flow consolidato nel triennio, per un totale cumulato di circa 4,5 miliardi