Nel 2017 Diasorin riporta ricavi pari a 637,5 milioni in crescita del 13,1% a cambi costanti (+12% a cambi correnti) rispetto al 2016, beneficiando del positivo contributo delle vendite CLIA al netto della Vitamina D 25 OH, delle vendite di diagnostica molecolare e di quelle derivanti dal business ELISA. Tali variazioni includono il contributo derivante dalle acquisizioni di Focus Diagnostics, completata a maggio 2016, e del portafoglio prodotti Siemens ELISA, perfezionata il 29 settembre 2017 e che ha pesato nell’anno per circa 9 milioni. E’ doveroso segnalare che i ricavi sono stati influenzati dalla svalutazione di alcune delle valute in cui opera il gruppo, principalmente dollaro americano e yuan cinese, che ha determinato un effetto cambio negativo sul fatturato 2017 di circa 6 milioni. I ricavi al netto del positivo effetto dell’acquisizione Siemens ELISA e a tassi di cambio 2016, registrano una crescita dell’11,5%, in linea con la guidance 2017.
Nei principali mercato di sbocco, rappresentati dall’Europa e dall’Africa che riflettono il 43,6% del giro d’affari complessivo, le vendite aumentano dell’11,3% a cambi costanti attestandosi a 278 milioni (+11% a cambi correnti), cui seguono quelle realizzate nell’area del Nord America (30,6% del totale) che segnano un progresso del 19,3% a cambi costanti a 195,1 milioni (+16,9% a cambi correnti). I ricavi realizzati in Asia e Oceania (18,4% del totale) segnano una crescita del 9,2% a cambi costanti a 117 milioni, (+7% a cambi correnti), mentre quelli consuntivati nel Centro Sud America assommano a 47,4 milioni (+8,9% a cambi costanti; +11,3% a cambi correnti).
Dalla ripartizione del giro d’affari per tipologia di business si rileva che il Test CLIA (66,4% del totale) realizza ricavi pari a 423,2 milioni (+6,9%), cui seguono il Test ELISA (13,3%), con un fatturato in progresso del 10% a 84,5 milioni e Strumentazione e altri ricavi (11,3%), che apportano 72,7 milioni (+12,1%). Infine i Test Molecolari (9%) riportano ricavi aumentati del 79,5% a 57,1 milioni, riflettendo il differente perimetro di consolidamento e la crescita delle vendite di Kit e ASR.
Crescita anche a livello di margini operativi, con l’Ebitda e l’Ebit che salgono rispettivamente del 9,5% a 237,9 milioni e del 6,8% a 184,4 milioni, nonostante ammortamenti aumentati del 19,7 per cento.
L’utile netto, pari a 139,9 milioni, segna un progresso del 24,2%, beneficiando di una minore incidenza delle imposte, con un tax rate passato al 21,7% dal precedente 33%, a seguito in particolare dell’accordo siglato con l’Agenzia delle Entrate relativo al regime di Patent Box in Italia (Diasorin – Sigla accordo con Agenzia delle Entrate sul Patent Box). Depurato di questo beneficio, il tax rate normalizzato è pari al 32,6%.
Dal lato patrimoniale la liquidità netta si fissa a 149,3 milioni, in aumento di 78,1 milioni rispetto a fine 2016.
Alla luce dell’andamento del gruppo e del settore diagnostico di riferimento, il management si attende per il 2018 ricavi ed Ebitda, rispettivamente in progresso dell’11% e del 13% a cambi costanti.
Il Cda ha proposto la distribuzione di un dividendo ordinario unitario pari a 0,85 euro per oltre 47 milioni e di uno straordinario di 1,80 euro per complessivi 99,7 milioni, con stacco cedola rispettivamente i prossimi 21 maggio e 27 dicembre.