Mercati – Milano accelera a +1,2%, Bce rimuove riferimento a espansione Qe

Borse europee in rialzo dopo la conclusione del meeting Bce e l’apertura positiva di Wall Street. Poco prima delle 16:00 il Ftse Mib guadagna l’1,2%, con acquisti sostenuti su Mediaset, Atlantia e Telecom Italia. Ben intonati anche il Cac 40 di Parigi (+1,2%), il Dax di Francoforte (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), mentre gli indici americani avanzano di circa lo 0,3-0,4 per cento.

La Bce ha mantenuto inalterati i tassi, confermando il programma di acquisto mensile di obbligazioni da 30 miliardi fino a settembre 2018 e oltre, se necessario, ma ha rimosso il riferimento ad un espansione del programma qualora lo scenario peggiorasse. Un segnale di fiducia nella crescita dell’Eurozona, che tuttavia potrebbe essere ostacolata dalle minacce protezionistiche e dall’andamento del mercato valutario.

Il numero uno dell’Eurotower ha inoltre bollato come “pericolose” le decisioni commerciali unilaterali, auspicando sempre e comunque la ricerca di soluzioni su tavoli allargati. È prevista per oggi, tuttavia, la firma di Trump sul provvedimento per introdurre i dazi su acciaio e alluminio, che potrebbe escludere alcuni Paesi e al quale Cina ed Europa sono pronte a rispondere.

Volatile il cambio euro/dollaro, che dopo una prima reazione fino a 1,245 ha invertito la rotta scendendo a 1,237. Sostanzialmente invariato il dollaro/yen poco sopra quota 106, in attesa delle decisioni di domani della BoJ, mentre il Pil del Giappone è stato rivisto al rialzo nel quarto trimestre (+1,6% il dato annualizzato).

In flessione le materie prime, complice l’apprezzamento del dollaro. L’oro scivola sotto i 1.325 dollari l’oncia mentre le quotazioni del petrolio arretrano di circa mezzo punto percentuale, con Wti e Brent rispettivamente a 60,8 e 63,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, il Btp decennale torna nuovamente sotto il 2%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in calo a 133 punti base.

A Piazza Affari vola MEDIASET (+7,8%), sulle speranze degli investitori relative all’ingresso del fondo Elliott nel capitale di Telecom Italia con possibile sblocco dello stallo tra Vivendi, TELECOM ITALIA (+4,6%) e Mediaset. Secondo indiscrezioni Elliot avrebbe già un quota più alta rispetto a quella inferiore al 5% dichiarata nei giorni scorsi.

In luce anche ATLANTIA (+5,1%) che sta trattando con la spagnola Acs per spartirsi le attività di Abertis, evitando in tal modo una guerra di opa che renderebbe onerosa l’offerta per entrambi i gruppi. Ancora acquisti su POSTE ITALIANE (+2,9%), sostenuta dagli accordi definitivi siglati con Anima. Poco mossa AZIMUT (+0,6%) dopo i risultati, mentre resta in fondo al Ftse Mib FERRAGAMO (-1,3%) in attesa della diffusione dei conti.