Proseguono gli acquisti sul Ftse Italia Servizi Pubblici (+0,8%), con una performance che è stata superiore rispetto a quella registrata dallo Stoxx Europe 600 Utilities (+0,6%), ma inferiore rispetto a quella del Ftse Mib (+1,2%).
Tornano a flettere i rendimenti dei titoli governativi, con lo yield del Btp a 10 anni che registra un calo di circa 4 basis point, attestandosi all’1,95 per cento. Il rendimento del Bund di pari scadenza si è attestato invece allo 0,65% dal precedente 0,68 per cento.
Tra le Big Cap spicca il deciso rialzo messo a segno da Italgas (+2,7%), seguita da Enel (+1%). Il gruppo guidato da Francesco Starace ha smentito ufficialmente, insieme a Cassa Depositi e Prestiti, le indiscrezioni riguardanti possibili cambiamenti di strategia per il finanziamento del piano d’investimento di Open Fiber.
In coda al segmento, con una performance seppur positiva, troviamo Snam (+0,4%).
Tra le società Mid Cap solo Ascopiave (+0,5%) è riuscita a terminare la giornata borsistica in territorio positivo. Termina la seduta a 2,74 euro Hera (-1%), con il gruppo guidato Tomaso Tommasi di Vignano che ha annunciato che le assemblee degli azionisti di Megas.Net e Marche Multiservizi (posseduta al 49,59% dal gruppo Hera) hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Megas.Net in Marche Multiservizi. Tale operazione consente il raggiungimento molteplici obiettivi in un’ottica di efficientamento dei servizi, razionalizzazione delle spese e consolidamento di Marche Multiservizi.
Tra le Small Cap si distingue Falck Renewables (+4,7%) con un deciso rialzo a 2,11 euro. Il titolo Gruppo Waste Italia è rimasto invece temporaneamente sospeso in attesa di un comunicato.