L’aumento di capitale da 700 milioni di Creval, chiusosi ieri, al termine del periodo per l’esercizio dei diritti di opzione (19 febbraio-8 marzo 2018) ha registrato adesioni per 581,6 milioni, pari al circa l’83,1% dell’offerta.
Nel dettaglio, sono stati esercitati 9.217.200 diritti di opzione che hanno comportato la sottoscrizione complessiva di 5.816.053.200 nuove azioni su un massimo pari a 6.996.605.613 di nuova emissione.
Si ricorda inoltre che le banche che compongono il consorzio di garanzia, fermo restando il loro impegno di garanzia per l’intero ammontare dell’aumento di capitale, hanno siglato, prima dell’avvio dell’offerta, accordi di sub-garanzia di prima allocazione per un ammontare complessivo massimo di 55 milioni con Algebris, Credito Fondiario e Dorotheum.
Al termine del periodo di opzione, risultano non esercitati 1.870.923 diritti, relativi alla sottoscrizione di 1.180.552.413 nuove azioni, per un controvalore complessivo pari a 118,1 milioni.
I diritti di opzione non esercitati saranno offerti in Borsa nelle sedute del 13, 14, 15, 16 e 19 marzo 2018, salvo chiusura anticipata dell’offerta.
Nel corso della prima seduta sarà offerto l’intero quantitativo dei diritti; nelle sedute successive saranno offerti quelli eventualmente non collocati nelle precedenti. I diritti acquistati potranno essere utilizzati per la sottoscrizione di 631 nuove azioni, al prezzo di 0,10 euro cadauna, per ogni diritto detenuto.
L’esercizio dei diritti acquistati e, conseguentemente, la sottoscrizione delle nuove azioni dovranno essere effettuati, a pena di decadenza, entro e non oltre il 20 marzo 2018, salvo chiusura anticipata dell’offerta, a seguito della vendita di tutti i diritti nelle sedute del 13 e del 14 marzo 2018.
In quest’ultimo caso, l’esercizio dei diritti acquistati nell’ambito di tale offerta dovrà essere effettuato anticipatamente, a pena di decadenza, entro e non oltre il terzo giorno di Borsa aperta successivo a quello di comunicazione della chiusura anticipata e quindi entro e non oltre il 16 marzo 2018, in caso di chiusura anticipata il 13 marzo 2018; entro e non oltre il 19 marzo 2018, in caso di chiusura anticipata il 14 marzo 2018.
Miro Fiordi, presidente della banca, ha commentato alla stampa: “L’operazione si sta sviluppando secondo le nostre aspettative e siamo soddisfatti”.