Il Cda della maison Salvatore Ferragamo, attiva nel settore della moda e nel lusso, ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2017, chiuso con un fatturato consolidato di 1,39 miliardi in calo del 3,1% nel confronto a cambi correnti rispetto al 2016 (-1,4% a cambi costanti). Una dinamica che ha risentito sopratutto della contrazione dell’ultimo trimestre, penalizzato dall’andamento delle valute e dei minori di vendita realizzati nei saldi di fine stagione nel canale primario.
Si ricorda che i dati preliminari delle vendite dell’intero esercizio 2017, confermati nella versione definitiva dei conti, erano già stati comunicati dal management lo scorso mese di febbraio.
L’andamento del business si è riflesso negativamente sull’Ebitda, sceso del 23% a 249 milioni, con il relativo margine al 17,8% dal 22,5% dello stesso periodo del 2016.
La gestione operativa salda con un Ebit di 186 milioni, in contrazione del 28,7% rispetto ai 261 milioni dell’esercizio precedente.
L’utile netto è passato da 202 a 119 milioni segnando una discesa del 41,3 per cento. Risultato appesantito dal maggior carico fiscale, quest’ultimo salito del 34%, che include circa 13 milioni derivanti dall’impatto negativo della riforma fiscale negli Stati Uniti, rispetto al 19% dell’esercizio precedente, dove l’utile netto aveva beneficiato degli effetti positivi legati al Patent Box.
Nel corso dell’esercizio 2017, sono stati effettuati investimenti netti per 88 milioni, in aumento rispetto ai 74 milioni nel 2016. L’incremento è soprattutto riconducibile allo sviluppo del polo logistico, ai progetti IT e al network dei negozi.
Al 31 dicembre 2017, le disponibilità finanziarie nette assommano a 135 milioni, aumentate rispetto agli 8 milioni di indebitamento finanziario netto di fine anno 2016. Il miglioramento di 135 milioni è dovuto soprattutto alla riduzione del capitale circolante operativo netto, pari a 104 milioni di euro e all’effetto positivo del Patent Box.
Il board proporrà all’assemblea degli azionisti il prossimo 23 magio 2018 un dividendo di 0,38 euro per azione, rispetto a 0,46 euro dell’esercizio precedente.
Si ricorda inoltre che lo scorso 28 febbraio il Cda aveva comunicato la conclusione del mandato di Eraldo Poletto come consigliere e Ad della società, conferendo oggi l’incarico di gestione ad interim al presidente Ferruccio Ferragamo.
Outlook 2018
Per il 2018 il management intravede il protrarsi di una fase di transizione, con il mantenimento del programma di investimenti volti al rilancio del brand e all’ottimizzazione
dei processi.
Nei primi mesi del 2018 prosegue la tendenza sfavorevole riscontrata nell’ultimo trimestre del 2017, anche per gli effetti negativi derivanti dall’apprezzamento dell’euro, cui si è aggiunto un impatto negativo del mix di canali soprattutto del canale wholesale, relativamente alla razionalizzazione in corso in Giappone.