Moda – Prada: peggiora la redditività nel 2017, spiragli di crescita nel 2018

Il Cda di Prada ha approvato i risultati del gruppo al 31 dicembre 2017, chiuso con ricavi pari a 3,057 miliardi, in calo del 2% a cambi costanti rispetto al 2016 (-3,6% a cambi correnti).

Si segnala che nella seconda parte dell’anno le vendite del gruppo sono tornate a crescere di un punto percentuale, trainate dall’abbigliamento (+7%).

In netta ripresa, sempre nella seconda parte dell’anno, le vendite della categoria leather goods, dove prosegue l’apprezzamento del mercato per i molti prodotti nuovi e per quelli iconici, supportati da campagne pubblicitarie con un forte contenuto digitale.

Dall’analisi del giro d’affari per area geografica, emerge lo sviluppo del business in Greater China, dove le vendite sono cresciute dell’8% a cambi costanti. Vendite in calo invece nelle altre regioni in cui opera il gruppo.

L’Ebitda di 588 milioni (-7,3%) e l’Ebit pari a 360 milioni (-11,2%) hanno scontato in parte il programma di razionalizzazione dei processi gestionali, avviato lo scorso esercizio, mantenendo costante la loro marginalità sui ricavi nel confronto con il 2016. Pur a fronte di maggiori spese a sostegno della strategia digitale e di comunicazione, le spese operative si mantengono sostanzialmente in linea con quelle del’esercizio precedente.

L’utile netto si è attestato a 249 milioni (-4,3% a/a).

Il Board proporrà all’assemblea dei soci, il prossimo 27 aprile, un dividendo di  7,5 centesimi di euro per azione, pari a un pay-out ratio dell’88 per cento.

Il 2018 ha avuto un avvio promettente. Secondo il management ci sono buon basi per continuare la crescita iniziata nella seconda metà dello scorso anno, beneficiando degli investimenti fatti dal gruppo al fine di ottimizzare il network retail, ampliare la visibilità dei brand e arricchire le collezioni con una crescente presenza digitale.