La società ha concordato la cessione a Mubadala Petroleum di una quota del 10% nella concessione di Shorouk, nell’offshore dell’Egitto dove si trova il giacimento a gas di Zohr, per un corrispettivo di 934 milioni di dollari.
Eni attualmente detiene una quota di partecipazione nel blocco del 60%, mentre gli altri partner sono Rosneft con il 30% e Bp con il 10 per cento.
Zohr è stato avviato con successo nel dicembre 2017, a soli 28 mesi dalla scoperta, e ha raggiunto una produzione lorda di oltre 11 milioni metri cubi di gas al giorno, che aumenterà gradualmente fino a raggiungere il plateau entro la fine del 2019.
Il gruppo ha inoltre comunicato di aver firmato ad Abu Dhabi due Concession Agreement per l’ingresso con una quota del 5% nel giacimento a olio di Lower Zakum e con una quota del 10% nei giacimenti a olio, condensati e gas di Umm Shaif e Nasr, nell’offshore del Paese, per un corrispettivo di circa 875 milioni di dollari complessivi e una durata di 40 anni.
Questi accordi rappresentano una mossa strategica per Eni per l’ingresso in un paese con riserve di idrocarburi tra le più grandi al mondo. Lower Zakum si trova offshore a circa 65 km al largo di Abu Dhabi. La scoperta risale al 1963 e la produzione è iniziata nel 1967, con un target di 450 mila barili olio al giorno. Umm Shaif e Nasr si trovano in offshore a circa 135 km dalla costa di Abu Dhabi e hanno un target di produzione di 460 mila barili olio al giorno.