Mattinata positiva per le Borse europee in scia alla buona intonazione odierna dei mercati asiatici e alla chiusura tonica di Wall Street venerdì. Intorno alle 12:10 scambiano in modesto rialzo il Dax di Francoforte (+0,8%), il Ftse Mib di Milano (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%) mentre il Ftse 100 di Londra è sostanzialmente invariato.
I timori della scorsa settimana legati all’introduzione dei dazi di Trump hanno lasciato posto all’ottimismo, dopo i dati di venerdì sul mercato del lavoro americano che hanno confermato il buono stato di salute dell’economia statunitense evidenziando nel contempo un rallentamento nella crescita dei salari. Un quadro che, nel complesso, ha momentaneamente raffreddato le ipotesi di quattro rialzi dei tassi Fed nel 2018, restituendo parzialmente slancio agli acquisti sull’azionario.
Sul Forex il cambio euro/dollaro continua ad oscillare in area 1,23, in attesa di eventuali spunti dalla riunione dell’Eurogruppo del pomeriggio. Il dollaro/yen scende a quota 106,6 con la moneta giapponese sostenuta dal clima di incertezza legato allo scandalo che sta coinvolgendo il ministro delle finanze nipponico.
Tra le materie prime l’oro torna sotto i 1.320 dollari l’oncia, mentre scambiano in lieve territorio negativo i futures sul petrolio con il Brent (-0,5%) a 65,1 dollari e il Wti (-0,4%) a 61,8 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del Btp italiano viaggia in area 2,02%, lievemente in controtendenza rispetto agli altri governativi europei, e lo spread con il Bund tedesco si amplia a 138 punti base.
A Piazza Affari avanzano le utilities, in particolare ITALGAS (+2,2%) in attesa della diffusione dei conti ma gli acquisti premiano anche ENEL (+1,1%) e SNAM (+1,2%).
Ben comprate le azioni POSTE ITALIANE (+1,9%), grazie anche agli upgrade di Equita da ‘hold’ a ‘buy’ e di Jp Morgan da ‘neutral’ a ‘overweight’, con target price passato da 6,62 a 9 euro.
Realizzi su TELECOM ITALIA (-0,8%), poco mossa ATLANTIA (-0,2%) dopo l’approvazione da parte della Consob spagnola all’Opa della rivale Hochtief.