Ottava decisamente positiva per il settore salute il cui indice ha evidenziato un +8,1% sovraperfomando sia il corrispondente europeo (+3,9%) sia il Ftse Mib (+3,8%).
Andamento quest’ultimo in una settimana comunque caratterizzata da un clima di incertezza alla luce dell’esito delle elezioni in Italia e nella quale l’attenzione degli investitori si è focalizzata tra l’altro sulle decisioni di Bce e Bank of Japan nonché sui dati relativi al mercato del lavoro Usa.
Recordati, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha chiuso con un +6,1%. Si segnala che tra il 2 e il 7 marzo ha acquistato 977.842 azioni proprie per un corrispettivo di 28,3 milioni. L’operazione rientra nel piano di buy-back deliberato dall’assemblea degli azionisti l’11 aprile 2017 e avviato l’11 luglio 2017.
Tra le Mid Cap ha fatto meglio Diasorin (+13,1%) che ha diffuso i conti. Nel dettaglio nel quarto trimestre 2017 il gruppo realizza ricavi pari a 168,9 milioni, in progresso dell’8,2% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. In calo invece sia l’Ebitda e l’Ebit che diminuiscono rispettivamente del 5,5% a 55,7 milioni e del 15,3% a 39,6 milioni. L’utile netto segna un incremento del 47,7% a 44,2 milioni. La liquidità netta si attesta a 149,3 milioni, in aumento di 36 milioni rispetto a fine settembre 2017.
Bene anche BB Biotech (+4,3%) relativamente alla quale si segnala che Celgene, che al 31 dicembre 2017 rappresentava il 9,6% delle partecipazioni in portafoglio della holding svizzera, ha perfezionato l’acquisizione di Juno Therapeutics (2,4% del portafoglio), le cui azioni non saranno più quotate sul Nasdaq Global Select Market. Inoltre la holding svizzera ha comunicato che a febbraio il Nav espresso in dollari è sceso del 2,3% (-1,1% in Chf e -0,8% in euro), mentre il titolo ha segnato un ribasso del 2% in Chf, dell’1,2% in euro e del 3,2% in Usd, sovraperformando però l’indice Nasdaq Biotech Index (NBI) che nel periodo, ha registrato un -5,3% in Usd.
Infine tra le Small la migliore è stata Isagro (+9%).