Il Consiglio di Amministrazione di Saras ha approvato il piano industriale triennale per il periodo 2018-2021.
Il piano è basato su uno scenario di riferimento che incorpora un mercato petrolifero favorevole all’industria della raffinazione, che a partire da metà 2019 beneficerà degli effetti della regolamentazione IMO sulle emissioni dei motori marini che dal 1° gennaio 2020 porterà il contenuto di zolfo nei fumi dei motori marini dall’attuale 3,5% allo 0,5%, con il conseguente aumento dei margini di raffinazione per gli impianti ad alta conversione come quello del gruppo Saras.
In funzione dello scenario e delle priorità strategiche del gruppo, il management ha previsto investimenti nel periodo pari a 800 milioni, volti al mantenimento della capacità produttiva, al rispetto delle normative HSE, al miglioramento dell’affidabilità e alla digitalizzazione.
La società conta di far fronte agli investimenti con una generazione di cassa nel periodo pari a circa 1.950-2.050 milioni, utile allo stesso tempo a remunerare gli azionisti (nell’ordine del 40/60% dell’utile netto comparable) e rafforzare la solidità patrimoniale.