ll Ftse Italia Banche inizia la settimana con un lieve rialzo dello 0,1% e in linea l’analogo europeo (+0,2%), tenendo a galla anche il Ftse Mib (+0,1%).
L’attenzione degli investitori resta puntata sulla ormai imminente divulgazione delle proposte definitive della Commissione Europea (mercoledì) e della Bce per la gestione dei crediti deteriorati (giovedì).
Nel listino principale scatta qualche marginale presa di profitto, con le eccezioni di Intesa Sanpaolo (+0,4%) che ha collocato con successo un’obbligazione senior decennale da 1,25 miliardi e, soprattutto, Ubi (+1,5%), con quest’ultima sostenuta anche dalla conferma del ‘buy’ da parte di Société Générale con target price a 5,20 euro.
Tornano le vendite su Mps (-0,6%) dopo che era riuscita a tenere la scorsa ottava, con il Ceo Marco Morelli che ha rimarcato come il recupero sarà lento e che al momento è ancora troppo presto per valutare se l’andamento della banca è in linea con il budget 2018.
Nel Mid Cap su Popolare di Sondrio (-0,8%) scatta qualche presa di beneficio dopo il buon andamento della settimana scorsa e in attesa del pronunciamento della Consulta sulla riforma delle popolari ormai imminente, mentre Credem (+0,7%) rafforza il guadagno della settimana precedente dopo che il dg Nazzareno Gregori ha ribadito che la banca è pronta per un’aggregazione qualora si presenti la giusta occasione, continuando comunque a perseguire una crescita organica.
Continua il rally di Creval (+3,9%), in scia al successo dell’aumento di capitale da 700 milioni che ha registrato sottoscrizioni pari all’83,1%, corrispondenti a 581,6 milioni di fondi raccolti. Secondo rumor di stampa i due soci forti di Creval, l’imprenditore francese Denis Dumont e il fondo inglese Hosking Partners, hanno aderito pro-quota all’aumento.
Proseguono gli acquisti su Carige (+2,3%), con il mercato che resta in attesa delle prossime mosse degli azionisti, vecchi e nuovi, in vista di un nuovo equilibrio nell’assetto della governance. Nel frattempo, l’Ad Paolo Fiorentino si dichiara soddisfatto quanto all’andamento economico di gennaio e febbraio “per i numeri e per le attitudini, il lavoro che stanno facendo le persone è importante”.