Il CdA della casa editrice guidata da Ernesto Mauri ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2017, chiuso con un fatturato consolidato di 1.268, milioni, in lieve crescita (+0,4%) rispetto all’anno precedente.
Nel dettaglio, i ricavi delle aree di business del gruppo hanno rilevato una dinamica differente, evidenziando una crescita del 10% per l’area libri, superiore all’andamento dei mercati di riferimento, mentre le aree periodici registrano complessivamente un calo del 7%, legato alla contrazione dell’andamento dei mercati diffusionali e pubblicitari.
L’Ebitda adjusted consolidato ha segnato una crescita del 6,3%, attestandosi a
106,3 milioni, beneficiando del contributo dell’area libri (+12%) che, con l’apporto di Rizzoli Libri ha contribuito per circa il 70% all’Ebitda del gruppo.
L’area Periodici Italia ha proseguito il percorso di recupero di redditività, con un Ebitda
adjusted pari a 15,4 milioni, in crescita del 47,3% rispetto all’esercizio precedente.
L’Ebit adjusted si fissa a 66,7 milioni, peggiorato di circa il 10% rispetto ai 74,5 milioni del 2016, scontando l’incremento di ammortamenti e svalutazioni.
Si riducono di circa il 21% gli oneri finanziari, che ammontano a 14 milioni rispetto ai 17 milioni del 2016, beneficiando della riduzione del tasso d’interesse medio di oltre 60 bps e di un minore indebitamento netto medio.
L’esercizio di chiude con un utile netto di 30,4 milioni, in crescita del 35% rispetto ai 22,5 milioni nel 2016, dopo aver contabilizzato imposte per 14,5 milioni, diminuite dai 18 milioni nell’esercizio precedente grazie al contributo positivo pari a 6,3 milioni di un adeguamento delle imposte differite di Mondadori France.
A fine dicembre 2017 il gruppo Mondadori presenta un indebitamento finanziario netto di 189,2 milioni rispetto ai 263,3 milioni al 31 dicembre 2016, sceso di circa 74 milioni.
Per il 2018 il management prevede ricavi in lieve contrazione e un Ebitda adjusted sostanzialmente stabile rispetto al 2017. È prevista una flessione dell’utile netto per il 2018 rispetto all’esercizio precedente che aveva accolto componenti positive non ricorrenti di natura fiscale per circa 7 milioni al netto dell’effetto fiscale.
Il gruppo proseguirà poi il percorso di riposizionamento strategico e focalizzazione sui core business già in atto, in particolare sul consolidamento della leadership nell’area libri, sullo sviluppo dell’area digital della periodici Italia nonché sul piano di espansione del canale franchising nell’area retail, che porteranno per l’esercizio 2019 una lieve contrazione dei ricavi, una crescita dell’Ebitda adjusted intorno a 110 milioni, un utile netto di oltre 30 milioni e una posizione finanziaria netta negativa inferiore a 150 milioni.
Il gruppo, per effetto della significativa riduzione dell’indebitamento netto e dei flussi di cassa attesi, è nella posizione di poter valutare opportunità di crescita e sviluppo nei
core business strategici anche per linee esterne.