Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha bloccato la proposta di acquisto di Qualcomm, attiva nel campo dei microchip per telefonini e della tecnologia 5G, da parte della rivale Broadcom con sede a Singapore, citando motivi di “sicurezza nazionale”.
La decisione di Trump prende atto delle raccomandazioni della Commissione che indaga sugli investimenti stranieri negli Stati Uniti, secondo cui l’offerta avanzata da Broadcom rischia di danneggiare la californiana Qualcomm aprendo di fatto la strada al colosso cinese delle tlc Huawei destinato a diventare dominante.
Qualcomm stava comunque già cercando di resistere alla proposta di acquisto: secondo il Financial Times, l’azienda californiana avrebbe accettato l’acquisizione da parte di Broadcom solo se si fosse alzata l’offerta a 160 miliardi di dollari, rifiutando i 105 milioni inizialmente messi sul piatto.
Broadcom allora aveva rilanciato a 120 miliardi mettendo la clausola secondo cui, in caso di osteggiamento dalle autorità avrebbe pagato a Qualcomm 8 miliardi. Secondo le stime degli analisti, dalla fusione di Broadcom e Qualcomm, sarebbe nata una realtà con un fatturato di circa 51 miliardi di dollari.