Nel 2017 Gefran ha realizzato ricavi pari a 128,6 milioni (+8,4% a/a). Aumentano i margini operativi, con l’Ebitda adjusted (+54,7% a/a) e l’Ebit adjusted (+81,9% a/a) attestatisi rispettivamente a 19,4 milioni e 11,5 milioni. L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 6,9 milioni (+73,9% a/a).
Gefran, attiva nella produzione di sensori, componenti elettronici e sistemi di controllo per l’automazione delle macchine industriali, ha chiuso l’esercizio 2017 con ricavi aumentati dell’8,4% a/a a 128,6 milioni. La crescita dei ricavi è stata ben distribuita in tutte le aree geografiche, risultando più marcata in Asia (+14,6%), Sud America (+13,1%), Italia (+8%) e Europa non UE (+7,9%).
Considerando la ripartizione del fatturato per area di business, particolarmente importante è stata la crescita dei ricavi del business sensori (+16,7% a 8,4 milioni) e del business componenti per l’automazione (+10,2% a 3,3 milioni). Il business azionamenti, invece, ha riportato vendite in calo del 3,8% a 1,5 milioni.
L’Ebitda adjusted sale del 54,7% a/a a 19,4 milioni, grazie alla crescita dei volumi e dei margini realizzati sulle vendite. Invece, l’Ebit adjusted (+81,9% a/a) si fissa a 11,5 milioni, con una marginalità aumentata del 3,6%a/a, nonostante l’aumento degli ammortamenti e svalutazioni del 27,1% a/a a 8 milioni.
Il saldo negativo della gestione finanziaria ammonta a 2,2 milioni, in crescita da quello negativo per 0,8 milioni di fine 2016. Gli oneri non ricorrenti, riferiti in massima parte a costi relativi al personale, assorbono 0,3 milioni (contro 1,2 milioni nel 2016).
Aumentano le imposte a 2,2 milioni, con un tax rate in rialzo del 5,6% a/a.
Il 2017 si chiude così con un utile netto del gruppo di competenza dei soci pari a 6,9 milioni (+73,9% a/a).
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2016, è diminuito di 8,1 milioni a 4,8 milioni. La variazione è originata essenzialmente dai flussi di cassa positivi della gestione tipica (21,3 milioni), parzialmente assorbiti dagli investimenti tecnici (5,6 milioni) e dai dividendi distribuiti (3,6 milioni).
L’Amministratore delegato, Alberto Bartoli, ha sottolineato che “ Nel prosieguo dell’anno crescerà in particolar modo il business azionamenti, mentre i business sensori e componenti consolideranno la loro posizione. Per il 2018 prevediamo ricavi in aumento con marginalità in leggera diminuzione, sia per un ambizioso piano triennale di investimenti tecnici e progetti commerciali che abbiamo lanciato per incrementare la nostra competitività futura.”
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,35 euro per ciascuna azione in circolazione, a fronte degli 0,25 euro distribuiti sul risultato 2016.