Nel pomeriggio di ieri, dopo la chiusura di piazza Affari, l’agenzia statunitense ha migliorato l’Outlook sulla multi-utility bolognese a “Positivo” da “Stabile”, lasciando invariato il merito di credito a lungo e a breve termine, pari a BBB/A-2.
La decisione degli analisti di S&P di rivedere al rialzo l’Outlook segue la buona performance operativa del 2017, sulla base delle indicazioni fornite dal management di Hera in sede di presentazione del piano industriale a livello di Ebitda (980 milioni di euro rispetto ai 917 milioni registrati nel 2016), con il rapporto tra fondi dalle operazioni (FFO) e debito atteso leggermente sopra il 23% rispetto al 21% dell’esercizio 2016.
Gli esperti dell’agenzia di rating hanno evidenziazto poi che le buone prospettive di crescita, insieme alla corretta implementazione dell’ultimo business plan, potrebbero consentire al gruppo presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano di migliorare stabilmente il rating, con il rapporto tra FFO e debito posizionato sopra il 23 per cento.
S&P sottolinea anche che Hera è impegnata a rafforzare il suo profilo creditizio, senza dimenticare la strategia di crescita, con il miglioramento dei flussi di cassa che è legato a una disciplinata politica di remunerazione degli azionisti e all’operazioni di M&A pagate in contanti.
Gli analisti del’agenzia statunitense fanno notare, infine, che l’andamento del business dell’ex-municipalizzata bolognese potrebbe essere influenzato negativamente dall’incertezza legata all’esito delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo in Italia.
Positiva la reazione a piazza Affari, con le azioni Hera che alle ore 15:05 sono in rialzo dell’1,1% rispetto alla chiusura di ieri, a fronte di un progresso dello 0,6% del Ftse Italia Servizi Pubblici e di una flessione dello 0,6% del Ftse Mid Cap.