Seduta cauta fin qui per le Borse europee. Intorno a mezzogiorno scambiano in frazionale rialzo il Ftse Mib di Milano (+0,1%), il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%). Marginali guadagni anche per i futures sugli indici americani, dopo le perdite registrate ieri in seguito ai dati sull’inflazione e al siluramento del Segretario di Stato americano Rex Tillerson da parte di Trump, che alimenta nuovamente i timori per una guerra commerciale.
Sul fronte macro la lettura finale di febbraio ha confermato la ripresa dell’inflazione in Germania (+0,5% m/m, +1,4% annuo), in attesa dell’indice dei prezzi al consumo dell’Eurozona in uscita venerdì. La produzione industriale nell’area euro ha deluso le attese a gennaio (-1% mensile) mentre l’occupazione del quarto trimestre ha registrato una crescita dello 0,3% rispetto al periodo agosto-ottobre 2017.
Nel primo pomeriggio verranno resi noti i numeri sulle vendite al dettaglio e sui prezzi alla produzione di febbraio degli Stati Uniti, mentre i dati cinesi sulla produzione industriale hanno segnato un’inattesa accelerazione (+7,2%), spingendo i titoli del settore minerario.
Intanto, sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,236 dopo aver toccato ieri quota 1,24 e il dollaro/yen è invariato a 106,6. Tra le materie prime l’oro si mantiene in area 1.325 dollari l’oncia, mentre il petrolio viaggia in frazionale rialzo con Wti e Brenti rispettivamente a 61,1 e 65 dollari al barile, in attesa della diffusione questo pomeriggio dei dati ufficiali Eia sulle scorte settimanali Usa.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano gravita in area 2%, separato da un differenziale con il Bund tedesco poco superiore ai 137 punti base.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano ITALGAS (+1,1%) e FINECO (+1%). In ordine sparso le banche, in attesa che la Commissione Europea pubblichi la versione definitiva del documento relativo alla gestione dei crediti deteriorati nei bilanci bancari.
Sottotono LEONARDO (-0,7%), che oggi diffonde i conti e dovrebbe firmare il contratto per la fornitura di 28 elicotteri in Qatar, dal valore di oltre 3 miliardi di cui 1,2di competenza dell’ex Finmeccanica.
Scivolano in fondo al Ftse Mib TENARIS (-1,7%) e BUZZI (-2%). Debole SNAM (-0,7%) dopo i risultati 2017 e la revisione al rialzo dei target del piano industriale, mentre ATLANTIA è pressoché flat in seguito al raggiungimento dell’accordo con Acs -Hochtief per l’offerta congiunta su Abertis.