Leggeri progressi per i listini del Vecchio Continente, ad eccezione del Ftse Mib invariato, mentre Wall Street ha aperto in frazionale rialzo dopo le perdite di ieri, innescate dal licenziamento del Segretario di Stato Rex Tillerson e dai nuovi timori legati ad una possibile guerra commerciale. Poco dopo le 15:00 avanzano il Dax di Francoforte (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e gli indici americani guadagnano all’incirca lo 0,2-0,3 per cento.
Sul fronte macro, dopo i dati in linea con le attese sull’inflazione tedesca e quelli deludenti sulla produzione industriale dell’Eurozona (-1%) sono stati diffusi negli Stati Uniti i numeri di febbraio sulle vendite al dettaglio (-0,1%, come a gennaio, contro il +0,3% previsto) e sui prezzi alla produzione (+0,2% a fronte del +0,1% stimato e del +0,4% di gennaio). Da segnalare inoltre i dati cinesi sulla produzione industriale, che hanno mostrato un’inattesa accelerazione (+7,2%), spingendo i titoli del settore minerario.
Sul Forex il cambio euro/dollaro rimane sui valori della mattinata a 1,235 dopo aver toccato ieri quota 1,24 e il dollaro/yen è poco mosso a 106,5. Tra le materie prime l’oro si mantiene in area 1.325 dollari l’oncia, mentre per quanto riguarda il petrolio Wti e Brent oscillano rispettivamente intorno a 61 e 64,8 dollari al barile, in attesa della diffusione dei dati ufficiali Eia sulle scorte settimanali Usa.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano gravita in area 2%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in ascesa a 139 punti base.
Tornando a Piazza Affari, accelera LEONARDO (+2,4%) in attesa dei risultati, dopo la firma del contratto per la fornitura di 28 elicotteri in Qatar, dal valore di oltre 3 miliardi di cui 1,2 di competenza dell’ex Finmeccanica.
Ben intonate FINECO (+0,9%), ENEL (+0,8%), CAMPARI (+0,8%), STM (+0,7%) e LUXOTTICA (+0,7%). In frazionale ribasso ATLANTIA (-0,6%) in seguito al raggiungimento dell’accordo con Acs -Hochtief per l’offerta congiunta su Abertis.
Deboli le banche, nel giorno della presentazione del piano della Commissione Europea sul tema Non Performing Loans, che esaminato e approvato dal Parlamento e dal Consiglio Europeo. Scivolano in fondo al Ftse Mib TENARIS (-1,3%) e BUZZI (-1,7%). Sotto la parità SNAM (-0,5%) dopo i risultati 2017 e la revisione al rialzo dei target del piano industriale.