Il gruppo ha chiuso il 2017 con ricavi in crescita del 22,3% a 231,1 milioni, cui è seguito un significativo miglioramento della marginalità. L’Ebitda è balzato del 40,9% a 50 milioni e l’Ebit del 53,3% a 40 milioni, con una redditività in aumento rispettivamente di 290 punti base al 21,6% e di 350 punti base al 17,3 per cento. La forte generazione di cassa ha consentito una decisa diminuzione dell’indebitamento finanziario netto a 17,7 milioni. Proposto un dividendo di 0,70 euro sia per le azioni ordinaria sia per quelle di risparmio.
Saes Getters ha archiviato il 2017 con risultati record a livello di vendite consolidate, grazie soprattutto al forte recupero dei settori tradizionali e alla continua crescita di quelli innovativi.
Nel dettaglio, i ricavi netti consolidati sono aumentati del 22,3% a 231,1 milioni, con una crescita organica del 19,1% principalmente trainata dal comparto della purificazione dei gas, delle nuove produzioni nel business dei dispositivi elettronici e dal segmento del Nitinol per dispositivi medicali.
L’effetto cambi è stato negativo per il 2,1%, principalmente a causa della svalutazione del dollaro Usa, mentre l’acquisizione di Metalvuoto, avvenuta nel quarto trimestre 2016, ha contribuito per 9,8 milioni (+5,2%).
A livello di gestione operativa, l’incremento del fatturato e la minore incidenza delle spese operative hanno consentito un deciso miglioramento della marginalità. L’Ebitda è balzato del 40,9% a 50 milioni, con una redditività al 21,6% (+290 punti base), principalmente trainato dal comparto della purificazione dei gas e dal comparto del Nitinol per dispositivi medici. Forte aumento anche dell’Ebit,che ha segnato un +53,3% a 40 milioni, con un ros al 17,3% (+350 punti base).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto sostanzialmente stabile a 14 milioni, su cui ha inciso una svalutazione di attività per imposte anticipate della capogruppo per 10,8 milioni. Escludendo tale write-off, l’utile netto ha segnato un +75,6% a 24,6 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 17,7 milioni, in deciso miglioramento rispetto ai 33,8 milioni al 31 dicembre 2016 grazie alla forte generazione di cassa operativa (circa 38 milioni) e nonostante il pagamento di 12,2 milioni di dividendi.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, l’inizio del 2018 conferma le favorevoli condizioni di mercato e consente di prevedere che il gruppo continui a crescere malgrado l’indebolimento del dollaro.
Nei primi due mesi dell’esercizio, il fatturato netto consolidato è stato pari a 39,7 milioni, in crescita del 14,2% su base annua (+28,1% la crescita organica) nonostante l’effetto cambi negativo (-13,9%) dovuto alla svalutazione del dollaro Usa.
Infine, il cda ha proposto un dividendo di 0,70 euro sia per azione ordinaria, rispetto a 0,55 euro dell’anno precedente, sia per quelle di risparmio, rispetto a 0,566626 dell’anno precedente.