Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un ribasso dell’1,4% e allineato all’omologo europeo (-0,9%), risentendo della performance incolore del comparto bancario (-0,2%) e sotto-performando di oltre un punto percentuale il Ftse Mib (-0,3%).
La giornata sottotono del comparti bancario si riflette sui titoli del risparmio gestito, su cui scatta qualche presa di profitto dopo i progressi delle ultime sedute, con Banca Generali (-0,2%) e Banca Mediolanum (-0,3%) che riescono comunque a contenere le perdite appena sotto la parità.
Su Poste Italiane (-2,2%) si verificano realizzi dopo il rally dell’ultimo periodo, in scia alla presentazione del piano industriale e ai molti giudizi positivi ricevuti dagli analisti.
Si arresta il trend positivo di Exor (-1%), dopo il forte scatto della settimana scorsa in scia all’ottima performance delle principali controllate quotate su listino milanese.
Nel Mid Cap lieve flessione per DeA Capital (-0,4%), che ieri a mercati chiusi ha pubblicato i conti relativi al 2017.
Torna in pesante rosso Banca Ifis (-5,8%) dopo il forte rimbalzo messo a segno venerdì e la sostanziale tenuta di lunedì.
Si interrompe il recupero di doBank (-2,7%), iniziato la scorsa ottava e proseguito lunedì, nel giorno in cui il cda ha confermato i conti del 2017.
Tra le Small Cap ancora giù Banca Intermobiliare (-2,4%), con il consigliere delegato Giorgio Girelli, lascerà l’incarico una volta perfezionata la vendita della quota di controllo al fondo Attestor. Nel frattempo, anche il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da Barents in merito alla cessione del pacchetto di maggioranza.
Arretra MutuiOnline (-3,5%), nonostante gli ottimi risultati evidenziati dai conti relativi al 2017, annullando i guadagni da inizio anno.